venerdì, 26 Aprile 2024
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Se la Tav rallenta i pendolari

Tav in arrivo, disagi in vista per i pendolari toscani. Il nuovo orario, in vigore dal 13 dicembre, minaccia di sconvolgere la frequenza degli Intercity sul tratto Firenze-Roma. Anche la dorsale tirrenica potrebbe risentirne. A lanciare l'allarme è l'assessore regionale ai trasporti Riccardo Conti.

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“Si profila una situazione assolutamente inaccettabile – afferma Conti – . Chiediamo da subito l’intervento del ministro Matteoli”. I treni Intercity rappresentano oggi una risorsa fondamentale per il servizio interregionale, in realtà importanti come Arezzo e Chiusi.

COSA CAMBIA. Dal 13 dicembre sulla linea Roma-Chiusi, l’Intercity delle ore 17.55 sarà spostato alle 19.40, con una evidente carenza di servizi tra le 16.36 e le 19.40 per un rientro veloce per Chiusi ed Arezzo. Nella fascia oraria in cui sono oggi presenti i treni che servono l’area Chiusi-Arezzo (Intercity delle 16.44 e delle 17.55 ed interregionali delle 16.57 e delle 18.50) il potenziamento dei servizi Eurostar prevede ben 6 treni, nessuno dei quali ferma a Chiusi o ad Arezzo.

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Una situazione che mette in difficoltà anche coloro che da Siena gravitano su Roma, che fino ad oggi potevano rientrare alle 20.50 partendo dalla capitale alle 17.55, mentre da dicembre dovranno  ripiegare sul treno delle 20.20 con coincidenza a Chiusi ed arrivo a Siena alle ore 22.50.

Sulla linea Tirrenica, inoltre, con il nuovo orario del 13 dicembre, assisteremo ad un nuovo sconvolgimento delle fermate degli Intercity tra Grosseto e Livorno, con disagi per le stazioni intermedie.

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COSA CHIEDE LA REGIONE. “Non c’è attenzione a livello nazionale per garantire la mobilità di territori in cui non c’è servizio Eurostar. Chiusi, Arezzo, Siena, ma anche la costa, saranno tagliati fuori dalle possibilità di collegamenti veloci con Roma e tanta parte d’Italia – riassume l’assessore Contii – Cosa chiede la Regione? Tutelare anche questi territori facendone fermare almeno un Eurostar a Chiusi e uno ad Arezzo. Sulla costa invece chiediamo a Trenitalia ed al Governo che senso ha l’operazione che viene portata avanti adesso. I lavori alla stazione di Pisa sono a conclusione ed entro giugno 2010 potremo finalmente attuare un servizio integrato, come previsto da un progetto regionale di cui Ministero e Ferrovie sono già conoscenza da tempo. Se l’appuntamento è a giugno non si vede, quindi, la necessità di sconvolgere adesso orari e stazioni intermedie e creare inutili disagi”.

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