Da quasi due anni aveva reso impossibile la vita a una 16enne di Gambassi Terme, di cui non riusciva ad accettare i continui rifiuti. Protagonosta della vicenda è un 21enne pregiudicato albanese che – spiegano i carabinieri – considerava la 16enne come la sua fidanzata nonostante ricevesse ogni volta inviti ad allontanarsi.
LA VICENDA. Ogni volta che la incontrava – raccontano ancora i militari dell’arma – la costringeva a seguirla, minacciando anche chi (come le sue amiche ) le andava in soccorso. Tentava sempre di approcciarla con un contatto, il più delle volte strattonandola, sino a quando questa primavera, in una discoteca dove la ragazza si trovava con le amiche, le si era avvicinato baciandola insistentemente sul collo e palpeggiandola.
ANSIA E PAURA. Tutto questo – viene spiegato – aveva generato nella sedicenne un perdurante stato di ansia e di paura, che aveva cominciato a incidere anche sulle sue abitudini di vita, tanto che era stata costretta a limitare le sue uscite per paura di incontrarlo. Il suo malessere pian piano era venuto fuori, manifestandosi ai suoi genitori quando aveva addirittura rinunciato a frequentare una scuola lontana da casa proprio per evitare di incrociare il suo persecutore. Di qui l’inizio delle indagini, portate a compimento dai militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Empoli.
L’ARRESTO. Intanto il 21enne, intuendo probabilmente la gravità dei suoi comportamenti, si era allontanato dalla Valdelsa riparando da suoi familiari a L’Aquila. E proprio qui, nella serata di venerdì, è stato rintracciato dai militari di Empoli e arrestato in esecuzione della misura della custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Firenze per atti persecutori e violenza sessuale.