La denuncia per truffa, poi l’intervento in sua difesa dell’Unione italiana ciechi.
LA DENUNCIA. Continua a far discutere il caso del professore in pensione di 70 anni denunciato sabato per truffa ai danni dello Stato dopo che i carabinieri lo avevano sorpreso mentre guardava le vetrine dei negozi, attraversava la strada da solo e sceglieva la frutta al supermercato. Insomma, sembrava fosse il classico caso del “falso cieco”: l’uomo, ormai da 36 anni, percepiva un’indennità di accompagnamento di 827 euro al mese.
L’INTERVENTO DELL’UIC. Ma in sua difesa, dopo la denuncia, è intervenuta l’Unione italiana ciechi, per bocca del presidente provinciale fi Firenze Antonio Quatraro. “L’idea che le forze dell’ordine si sostituiscano agli specialisti per giudicare chi è cieco davvero e chi lo fa per convenienza è davvero bizzarra”, ha detto Quatraro, sostenendo che il 70enne “ha un regolare certificato di cecità rilasciato da una struttura pubblica toscana. E si dà il caso che in Italia siano classificati ciechi anche coloro il cui campo visivo è inferiore al 3%. Si tratta, per intenderci, di persone che vedono come dal buco della serratura. E che quindi possono godere di un minimo di autonomia”.
“CITTA’ SICURA”. “L’Unione ciechi si è già rivolta al Procuratore della Repubblica, segnalando che proprio a Firenze esistono centri pubblici di eccellenza dove operano specialisti, i quali sono in grado di smascherare i simulatori. Grave sarebbe affidarsi all’istinto della tifoseria da stadio, che sa sempre cosa dovrebbe fare il capitano o l’arbitro. Preferiamo sempre affidarci alla legge, e noi dell’Uic Firenze seguiremo come sempre questa strada. Se poi qualcuno troverà il tempo di osservare, filmare, denunciare i comportamenti che impediscono ai non vedenti di circolare senza rischiare l’incolumità, contribuirà anche ad una città più sicura, oltre che al rispetto della legge”, ha concluso Quatraro.