giovedì, 25 Aprile 2024
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Sfasciacarrozze e smaltimento rifiuti, indagine della Prefettura

La Prefettura ha svolto un monitoraggio per verificare il rispetto delle norme antincendio nelle attività di autodemolizione e smaltimento rifiuti della provincia: ben cinque ditte non erano in possesso della certificazione prevista.

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Per evitare che possano ripetersi incendi come quelli avvenuti a Borgo San Lorenzo, che hanno messo a rischio l’incolumità delle persone e inquinato l’ambiente circostante, la Prefettura ha avviato un’indagine sulle attività di autodemolizione e smaltimento rifiuti della provincia, per verificare  che fossero in regola con la norme antincendio. Risultato: ben cinque ditte non erano in possesso della certificazione prevista.

La ricognizione, che ha preso avvio in settembre e si è conclusa in gennaio, ha interessato 116  imprese di autodemolizione, raccolta e trattamento di rifiuti di tutta la provincia di Firenze per conoscere, in base al tipo di sostanze trattate (carta, imballaggi, materiali ferrosi, plastica, laterizi, tessili, legno, indumenti, pneumatici), quali fossero le situazioni più critiche,  non solo in caso di incendio ma anche per le possibili infiltrazioni nel terreno e nelle falde acquifere del materiale stoccato nei depositi.

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Da questa prima indagine l’attenzione si è concentrata su 22 soggetti più a rischio: due sono risultati  in possesso del certificato antincendio, 5 hanno avviato la procedura per ottenere questo attestato, mentre per altri 5 è emersa una  situazione di irregolarità per non aver fatto domanda. Le altre dieci hanno dichiarato di trattare materiale in quantità tale da non doversi dotare del certificato prevenzione incendi, previsto dalla legge solo al di sopra di una certa soglia. I risultati dell’indagine sono stati trasmessi ai Vigili del Fuoco che avvieranno comunque una serie di controlli su tutte le aziende interessate per monitorare e aggiornare costantemente la situazione. 

“Grazie a questa indagine – ha spiegato il prefetto Andrea De Martino – disponiamo ora di una fotografia accurata che ha già permesso di intervenire sulle situazione di irregolarità e che farà partire a breve una serie di ispezioni ad ampio raggio“.

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