sabato, 20 Aprile 2024
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Sfiducia e tasse, ”sarà un Natale difficile”

Secondo i rapporti sui consumi di Natale dell'Ufficio Studi Confcommercio ogni famiglia spenderà il 13 per cento in meno delle tredicesime rispetto al 2011.

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Un Natale… in crisi.

LA SFIDUCIA. Il peso delle tasse sui consumi, l’utilizzo delle tredicesime e gli orientamenti di spesa per i consumi di Natale settore per settore. Ecco il contenuto dell’analisi dell’Ufficio Studi Confcommercio illustrata dal direttore Mariano Bella. “Siamo in un clima di sfiducia generalizzata – ha detto Bella – che ancora non si è trasformata in depressione”. Parlando della situazione dei consumi, Bella ha osservato che il reddito disponibile reale pro capite è tornato ai livelli del 1985 e i consumi reali pro capite a quelli del 1998. “La nota positiva – ha sottolineato il direttore dell’Ufficio Studi – è che i consumi si riducono meno del reddito disponibile. Tutto ciò però potrebbe finire, è possibile infatti, che dato il quadro economico generale, la propensione al consumo cominci a ridursi”. Per quel che riguarda le tredicesime, l’Ufficio Studi stima che a dicembre gli italiani spenderanno il 13,2% in meno delle loro tredicesime per i consumi natalizi. “Tredicesime che – ha detto il direttore – stanno tornando al livello degli inizi degli anni duemila”.

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LE TASSE. La causa principale di questo calo della spesa delle famiglie è imputabile, sottolinea Confcommercio, soprattutto all’Imu che, nel mese di dicembre, porterà le tasse a raddoppiare. Secondo le stime fornite le tasse, includendo Imu, tasse auto e canone Rai saliranno nel 2012 a 9,9 miliardi, il 94,5% in piu’ rispetto all’anno precedente. E parlando di fisco, Bella ha precisato che “Grazie al maggior gettito dell’Imu la pressione fiscale apparente in Italia potrebbe raggiungere il livello record del 45,8%”.

NATALE. “Per ciò che riguarda gli orientamenti di spesa sul Natale – ha detto Bella – sarà il Natale più difficile degli ultimi anni con un budget sempre più limitato”. Resta alta la percentuale di chi fa regali ma Internet diventa il luogo preferito per gli acquisti rispetto agli outlet, passando così dal 13 al 28 per cento. La riduzione della spesa media pro capita passa dai 250 euro del 2010 ai 164 del 2012. Tengono i tradizionali regali come alimentari e giocattoli. Dal 2010 al 2012 calano libri, cd e dvd e abbigliamento. “Resta però – ha concluso Bella la vitalità delle famiglie con una propensione positiva verso i regali di Natale.

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SIGNORI. Secondo la Presidente di Confcommercio Firenze, Alessandra Signori: “I dati nazionali rispecchiano quanto si può constatare a livello locale: la crisi si fa sempre più sentire e anche a Natale si fatica a spendere come qualche anno fa. Ma specie a Firenze, città con potenzialità enormi, dobbiamo avere fiducia, cercando nella crisi di cogliere le opportunità del mercato e non smettendo di combattere giorno dopo giorno”.

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