sabato, 7 Giugno 2025
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Si fingono delle forze dell’ordine per truffare un’anziana

La donna è stata fermata dopo le indagini avviate in seguito al furto messo a segno nell’abitazione di una donna di 74 anni da due soggetti che si erano qualificati come appartenenti alle forze dell’ordine.

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Truffe agli anziani, attenzione ancora alta.

IL FERMO. Ieri sera gli uomini delle Squadre Mobili di Firenze e Lucca hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria una pluripregiudicata torinese di 36 anni, gravemente indiziata di furto aggravato in abitazione in concorso con persona al momento rimasta ignota. La misura pre-cautelare è stata adottata dopo le indagini avviate dopo il furto consumato due giorni fa nell’abitazione di una donna di 74 anni da due soggetti, un uomo e una donna, che si erano qualificati alla vittima come appartenenti alle Forze dell’ordine.

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IL COLPO. In quella circostanza la vittima, che era alla guida della sua autovettura, è stata avvicinata dal falso pubblico ufficiale, il quale – dopo averle contestato diverse infrazioni al codice della strada – ha riferito di dover effettuare dei controlli all’interno dell’abitazione dell’anziana signora, giustificandone l’urgenza alla luce di esigenze investigative. Entrato in casa della vittima, il malvivente è stato raggiunto dalla complice, indicata come sua “collega”: i due hanno convinto la 74enne a mostrare loro preziosi e contanti, poi abilmente sottratti alla legittima proprietaria.

LE INDAGINI. Le indagini della Sezione Reati contro il Patrimonio della Questura di Firenze si sono immediatamente concentrate su una serie di soggetti che in passato avevano già commesso reati con analogo modus operandi. In pochissimo tempo gli inquirenti sono riusciti a individuare l’autrice del furto, riconosciuta come tale anche dalla persona derubata. Diramate le ricerche, la donna è stata intercettata a Lucca dagli agenti di quella Questura: al momento del controllo la donna era in compagnia di un 25enne, anch’egli gravato da medesimi precedenti di polizia, ma ritenuto estraneo ai fatti in esame dalla parte lesa. Quest’ultimo, comunque, è stato sottoposto alla misura di prevenzione del “divieto di ritorno” nel comune lucchese. Sono in corso indagini per individuare il complice della pregiudicata torinese e accertamenti per stabilire eventuali connessioni e coinvolgimenti della donna con altri delitti avvenuti recentemente con le stesse modalità.

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