mercoledì, 24 Aprile 2024
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Siccità: Firenze è salva, ma solo fino all’inizio di novembre

Firenze salva fino alla fine di ottobre grazie al lago di Bilancino. Problemi invece per Chianti e Mugello.

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Firenze salva fino alla fine di ottobre grazie al lago di Bilancino. Problemi invece per Chianti e Mugello. E’ questo il quadro della situazione tracciato da Publiacqua e dall’Autorità di bacino dell’Arno. L’estate 2011 è stata caratterizzata dalla siccità, una delle più gravi degli ultimi 60 anni. Intanto arriva un appello ai cittadini: non sprecare acqua.

 LE REALTA’ DANNEGGIATE. Maggiormente a rischio sono il Chianti, le zone del pratese, il pistoiese e i comuni limitrofi. Per far fronte a questa situazione, Publiacqua ha messo a disposizione 25 autobotti al giorno tra le zone del Chianti, come Ponzano e Montefiorallo, a Greve e in alcune frazioni della montagna pratese e pistoiese. Numerose le ordinanze comunali che vietano l’utilizzo di acqua potabile per l’annaffiamento di giardini o lavaggio auto.

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I DATI. Il 2011 ha ormai superato i dati del 2007, per quanto riguarda l’emergenza idrica, e ha raggiunto quelli del drammatico 2003. Basti pensare al livello della diga di Bilancino: da 64 milioni di metri cubi di acqua registrati prima dell’estate si è passati ai 42 milioni di metri cubi di oggi. Le piogge che servono a riempire le falde cadranno solo tra novembre e dicembre e anche questa settimana si annuncia come calda e asciutta.

BILANCINO, UN AIUTO FONDAMENTALE. Il segretario generale dell’Autorità di bacino dell’Arno, Gaia Checcucci, è fiduciosa: ”la situazione è ancora sotto controllo grazie alla risorsa idrica dell’invaso di Bilancino, che garantirà il fabbisogno idrico fino a fine ottobre”.

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NUOVE INFRASTRUTTURE. Secondo il presidente Publiacqua, Erasmo D’Angelis, per poter mettere in sicurezza anche le zone collinari e montane ancora non collegate all’impianto dell’Anconella è necessario sviluppare nuove reti e infrastrutture. ”Il settore ha bisogno di certezze – ha detto D’Angelis – Parlamento e Governo devono sbloccare la nomina dei tre membri dell’agenzia nazionale di vigilanza sulle risorse idriche che attende di essere varata ormai da quattro mesi a cui spetta anche la funzione di aggiornamento delle tariffe”.

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