Dopo Betori, è la volta di Publiacqua. Il cardinale aveva invitato a una preghiera per il “dono della pioggia”, e Publiacqua dimostra di aver apprezzato lo spirito che sta dietro a questa proposta.
“MAGGIOR SOBRIETA'”. “Raccogliamo e rilanciamo l’invito del Cardinale Giuseppe Betori per una maggiore sobrietà nei consumi e nell’uso del ‘dono dell’acqua’. In questa drammatica fase di siccità che da mesi colpisce il nostro territorio con sorgenti, pozzi e fonti superficiali a secco o fortemente ridotti, occorre davvero la collaborazione di tutti ad un uso estremamente responsabile dell’acqua potabile ai soli fini igienici ed alimentari, evitando usi impropri e sprechi e riducendo i record di consumi di oltre 200 litri al giorno a persona”: queste le parole di Erasmo D’Angelis, presidente di Publiacqua.
INTERVENTI. “Questo comportamento – continua D’Angelis – deve essere assunto anche e soprattutto da settori che stanno utilizzando il 70% dell’acqua potabile erogata e cioè l’industria e l’agricoltura con la messa in opera di appositi sistemi di irrigazione, di recupero e riuso di acqua. Publiacqua sta intervenendo da mesi in emergenza per garantire acqua a tutti i rubinetti. E’ in corso una campagna straordinaria di ricerca perdite – conclude il presidente di Publiacqua – che impegna diverse squadre sui circa 7.000 km di reti idriche al fine di individuare immediatamente e riparare eventuali guasti, dando priorità a quelli che possono avere effetti diretti sull’approvvigionamento”.
FOTO: La grande sete di Bilancino
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