domenica, 15 Dicembre 2024
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Sono clandestina. Anzi no: non ho il biglietto

Trentaduenne peruviana, pur di non pagare la multa sul bus, si inventa il nome: risulta clandestina e viene portata in questura.

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I detti ”chi la fa l’aspetti” o ”le bugie hanno le gambe corte” questa volta non bastano per descrivere l’episodio accaduto a Firenze. Protagonista della vicenda una peruviana di 32 anni, che – sorpresa senza biglietto sull’autobus – ha fornito ai controllori dell’Ataf un nome inventato. La donna, che con l’escamotage pensava di farla franca, è risultata clandestina in Italia, visto che il suo nome non risultava nel database della polizia.

REGOLARE, MA SCATTA  LA DENUNCIA. La trentaduenne  è stata portata in questura, dove con l’esame delle impronte digitali è stato possibile accertare la sua vera identità: regolare in Italia, è stata denunciata per aver fornito false generalità.

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