Quando vogliono, anche i sordomuti riescono a farsi capire molto bene. I carabinieri della stazione di Sesto Fiorentino, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un sordomuto che opprimeva un altro sordomuto. Si tratta di un pregiudicato gia’ residente a Sesto, da qualche tempo domiciliato a Firenze, ritenuto responsabile di estorsione continuata ai danni di un cittadino sestese.
Le indagini erano cominciate nella prima decade dello scorso agosto quando i familiari di un cinquattottenne sestese, dipendente pubblico affetto da handicap, avevano denunciato alla locale stazione che il congiunto era, da circa tre mesi, perseguitato da un individuo che, terrorizzandolo con minacce di percosse, gli estorceva, tre quattro volte a settimana, cifre comprese fra i cinquanta e i centocinquanta euro.
Le richieste di denaro venivano avanzate non verbalmente, ma a gesti e atteggiamenti di minaccia alla incolumita’ del denunciante inequivocabili, visto che vittima e autore del reato sono entrambi sordomuti. Ed avvenivano generalmente la mattina presto quando la vittima andava a prendere la propria auto parcheggiata per recarsi al lavoro a Firenze.
L’estorsore si avvicinava alla vittima a bordo di un ciclomotore e, dopo le immancabili minacce di picchiarlo, incassava il denaro, in qualche caso impedendo temporaneamente di avviare la marcia del veicolo piazzandosi con il ciclomotore davanti al cofano, per vincere eventuali resistenze. Talvolta il pregiudicato, se non otteneva subito quanto richiesto, dava appuntamento per il pomeriggio alla vittima che consegnava il denaro dopo essere tornato dal lavoro. In tutto, in tre mesi di angherie la vittima avrebbe consegnato all’estorsore circa 4.500 euro.
Nel luglio scorso i militari sono riusciti a bloccare ed identificare il balordo, un trentanovenne nullafacente, con vari precedenti di polizia a suo carico, che stava iniziando a spintonare la vittima la quale si era rifiutata di consegnare il denaro dopo l’ennesima richiesta, ponendo fine agli episodi di violenza e consentendo al GIP di emettere il provvedimento restrittivo. Il pregiudicato e’ stato rinchiuso a Sollicciano ove sara’ interrogato nei prossimi giorni.