C’era un tempo in cui si poteva sperare di farla franca, ora non più. Perché fermarsi in doppia fila anche soltanto per pochi minuti, il tempo necessario per comprare il giornale o prendere i figli all’asilo, può costare caro.
LA MACCHINETTA. Tra pochi giorni in alcune strade e da maggio in tutta la città arriva infatti “Street Control”, la speciale macchinetta per fare le multe direttamente dall’auto della polizia municipale, una sorta di “contravvenzioni a strascico” come avviene già in altre città italiane. “Questo dispositivo – ha spiegato il sindaco Matteo Renzi – vuole scoraggiare la sosta in doppia fila, che in una città come Firenze crea non pochi disagi al traffico e mette anche a rischio l’incolumità dei soggetti più deboli, come i ciclisti. Non iniziamo però oggi a fare le multe, vogliamo prima informare i cittadini della novità e anzi lancio loro un appello: parcheggiate più le auto in doppia fila ma anzi dateci una mano a far rispettare le regole”.
SENZA SCENDERE DALL’AUTO. La Polizia Municipale controllerà la sosta in particolare sui viali di circonvallazione e in tutte le principali vie di scorrimento. Con Street control è possibile elevare la multa senza dover fermare l’auto dei vigili sulla strada e quindi creando un ulteriore causa di rischio per la circolazione. “Fino ad ora non è stato possibile agire in modo puntuale per ragioni di sicurezza”, ha spiegato la comandante della Polizia Municipale Antonella Manzione (nella foto con il nuovo dispositivo). Infatti, nel 2011, le multe per la sosta in doppia fila sono state 8.129 su un complessivo di contravvenzione per divieti di sosta di 137.785. Un numero tutto sommato contenuto, soprattutto rispetto all’entità del fenomeno, ma che sconta il fatto che fino ad oggi questo tipo di violazione è difficilmente accertabile. Ovviamente, come ha sottolineato Manzione “lo scopo non è aumentare le sanzioni, ma ridurre il numero di violazioni come è accaduto nelle altre città dove apparecchi simili sono già in funzione”. “Da oggi iniziamo a testare l’apparecchio – ha aggiunto la comandante Manzione – inserendo i codici relativi alle strade e alle violazioni. Nel giro di dieci giorni questo lavoro sarà concluso, i controlli e quindi le eventuali sanzioni però inizieranno mano a mano che le strade saranno inserite, quindi in alcune già da subito”.
LE STRADE SOTTO CONTROLLO. E tra le strade che per prime finiranno nella lista ci saranno sicuramente quelle che, sulla base della statistiche, sono già note alla Polizia Municipale per le problematiche legate alla sosta in doppia fila: viale dei Mille, via Gioberti, viale Lavagnini, viale Petrarca, via Lanza, via Baracca e Porta Romana. Per adesso il dispositivo in uso alla Polizia Municipale è uno ma – viene spiegato – se l’utilizzo darà i risultati attesi, viste le esperienze maturate nelle altre città in cui è già in funzione, ne saranno acquistati altri. La spesa per l’acquisto dell’apparecchiatura, comprensiva di software e hardware, è stata di 25.000 euro, ma i dispositivi successivi avranno un costo più contenuto.
COME FUNZIONA. Ma come funziona? L’apparecchiatura consiste in una telecamera a infrarossi in grado di operare in qualsiasi condizioni atmosferica (notte, pioggia, etc.) e su un mezzo in transito fino ad una velocità di 50 chilometri all’ora. L’apparecchio, che è montato su un’auto della Polizia Municipale con le insegne di istituto in servizio su tutto il territorio comunale, è in grado di rilevare la targa del veicolo che viola le regole e la situazione ambientale circostante. Il dato, una volta convalidato dall’agente presente a bordo dell’auto dei vigili, viene memorizzato all’interno del Tablet, per il successivo invio alla banca dati dell’ufficio verbali e notifiche della Polizia Municipale. Individuato il proprietario del veicolo, responsabile della circolazione del mezzo come da codice della strada, il verbale di accertamento verrà notificato nei tempi di legge, con le procedure consuete. “Il divieto di sosta è uno dei casi in cui il codice della strada prevede la possibilità di non contestare sul momento a causa dell’assenza del conducente – ha spiegato la comandante Manzione –. La stessa possibilità è prevista nel caso in cui la contestazione sia impossibile per ragioni di sicurezza, come appunto quello delle soste in doppia fila”.
Come va nelle altre città: Tempi duri per i furbi della seconda fila