La rivoluzione della sosta, attesa per il primo novembre, potrebbe non portare solo benefici agli automobilisti fiorentini. La fotocopia del libretto di circolazione potrebbe non bastare più a identificare la residenza e si paventa una spesa di 30 euro a macchina ogni 4 anni per acquistare un apposito strumento elettronico.
LA DENUNCIA. La denuncia arriva dai consiglieri comunali Pdl Roselli, Locchi, Torselli, Giambanco e Stella, dopo l’audizione in commissione mobilità dell’assessore Mattei. “Sebbene sia stato scongiurato il pericolo del pagamento della sosta notturna – dichiarano – adesso si prospetta l’inserimento di una nuova tariffa per la sosta: un una tantum per tutti i residenti che non potranno più esporre la fotocopia del libretto di circolazione ma dovranno acquistare un permesso elettronico per permettere, dopo l’ampliamento delle zcs, la verifica della corretta posizione della macchina parcheggiata”.
SPESE E INCASSI. Stando a quanto dichiarato dall’assessore, ogni cittadino dovrà sborsare 30 euro a veicolo ogni 4 anni. Se si considera che a Firenze vi sono all’incirca 200mila autovetture l’amministrazione incasserà attraverso questo provvedimento circa 6 milioni di euro nei prossimi 4 anni. “Dopo il parcheggio a pagamento per le biciclette alla stazione, dopo l’annuncio di nuovi parcheggi coperti a pagamento per i motorini, ecco anche la tariffa per la sosta ai residenti – aggiungono i consiglieri – . Pur non avendo pregiudizi sulla riorganizzazione della sosta e delle zone della zcs e della ztl, non condividiamo in alcun modo questa politica delle tariffe al rialzo che peseranno in modo significativo soprattutto sulle famiglie dei fiorentini. Non permettere l’esposizione della fotocopia del libretto ci pare, più che una necessità di controllo e di organizzazione, l’ennesima mossa che la giunta Renzi intende varare per fa cassa con i soldi dei cittadini”. E annunciano battaglia in ogni sede.