Da quasi quarant’anni si prendeva cura del figlio disabile, malato fin dalla nascita. Poi non ce l’ha fatta più: lo ha strangolato, forse per il timore di non poterlo assistere in futuro. E’ questo il dramma familiare che si è consumato ieri all’alba in lucchesia.
IL FATTO. Romano Carani, 65 anni, artigiano ebanista in pensione, ha ucciso il figlio 39enne nella casa di famiglia a Barga, mentre la moglie dormiva. A spingere l’uomo a compiere il gesto disperato forse il fatto di essere malato, sempre meno in forze e quindi non più in grado di pendersi cura del figlio disabile.
GESTO DISPERATO. Sarebbe stato lo stesso uomo a chiamare il 118 ed i carabinieri, ai quali si è poi consegnato. Adesso è accusato di omicidio volontario e si trova nel carcere di San Giorgio di Lucca. Davanti agli inquirenti, Carani ha spiegato i suoi timori per il futuro del figlio disabile.