TRE LEZIONI E UNA COMPETIZIONE A SQUADRE. Dal punto di vista operativo i corsi saranno tenuti da formatori volontari aderenti alle associazioni: saranno articolati in tre lezioni da due ore ciascuna (la prima su cenni di anatomia e spiegazioni delle manovre, la seconda di esercitazioni al manichino, la terza dedicata all’esame teorico e pratico). Il superamento della prova finale si tradurrà nell’acquisizione di crediti formativi. Agli studenti, una volta terminato il corso, verranno consegnati opuscoli sulla rianimazioni semplici, efficaci e chiari, con allegata una pergamena e una tessera, con un numero di riconoscimento, che attesti l’avvenuto superamento del corso. Al termine dei corsi verrà inoltre organizzata una esercitazione-competizione interscolastica tra le squadre che, per ogni scuola. Si saranno distinte in termini di punteggio acquisito al termine delle lezioni.
SOLO IL 5% IN GRADO DI PRESTARE SOCCORSO. Attualmente si stima che in Italia soltanto il 5% della popolazione sia in grado di fare una pronta e corretta diagnosi assistendo ad una perdita di coscienza e – in caso di arresto cardiorespiratorio – a supportare il paziente con manovre di rianimazione di base atte a dare il minimo apporto di ossigeno al cervello, in attesa dell’arrivo di un mezzo di soccorso adeguato. “In tutti i paesi civilizzati, per primi USA, Gran Bretagna, Germania, Francia, Giappone, i corsi di BLS (Basic Life Support) sono materia scolastica e sono tenuti annualmente, con un programma preciso, scrupoloso e con esame finale – ha spiegato il consigliere comunale Alberto Locchi (Pdl), ideatore del progetto –. In Italia, invece, non è mai stato fatto niente del genere: ci sono soltanto esperienze sporadiche e disomogenee di corsi realizzati nelle scuole da alcune associazioni di volontariato. Questo progetto punta proprio a colmare questa lacuna e, se la sperimentazione riscuote il successo che speriamo, l’esperienza fiorentina potrebbe essere il battistrada per esperienze simili in altre città italiane”.
38 SCUOLE COINVOLTE. Ai presidi dei 38 istituti superiori fiorentini potenzialmente interessati è stata spedita una lettera a firma degli assessori comunali Saccardi e Di Giorgi e dell’assessore provinciale alla pubblica istruzione Giovanni Di Fede con cui, dopo una breve illustrazione del progetto, si chiede di aderire all’iniziativa che prenderà il via il prossimo anno scolastico. E stanno già arrivando le richieste di informazioni, premesse per le adesioni vere e proprie che, secondo l’assessore Di Giorgi, “sicuramente non mancheranno”.