domenica, 15 Dicembre 2024
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Studenti, “cinquemila in piazza” per dire no alla riforma

Traffico nuovamente a rischio caos, domani mattina, a causa della manifestazione studentesca contro la riforma Gelmini. A meno di un mese dal corteo che paralizzò la città, con annesse polemiche sull'opportunità o meno di autorizzare la partenza da piazza San Marco e il passaggio dai viali, torna l'incubo traffico.

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Cinquemila secondo la Cgil, 2.500 per la Questura: questi i numeri del corteo studentesco contro la riforma Gelmini partito questa mattina a Firenze. Corteo che ieri aveva fatto scattare l’allarme traffico, a meno di un mese dalla manifestazione che paralizzò la città, con annesse polemiche sull’opportunità o meno di autorizzare la partenza da piazza San Marco e il passaggio dai viali, torna l’incubo traffico.

IL CORTEO. La manifestazione è partita intorno alle 9.30 da piazza San Marco. Da qui i ragazzi si sono diretti verso via Battisti, piazza SS.  Annunziata, via della Colonna, via Alfieri, viale Gramsci, via della Mattonaia, Borgo la Croce, via Pietrapiana, via de’ Pepi, per approdare infine in Piazza S. Croce.

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ATAF. Ieri, come detto, era scattato l’allarme caos: Ataf aveva avvertito i passeggeri che dalle 9.30 alla fine della manifestazione le linee avrebbero potuto subire deviazioni su percorsi alternativi e ritardi anche consistenti.

MATTEI. E sulla questione era intervenuto anche l’assessore comunale Mattei. “Un corteo che parte da San Marco e arriva sui viali è sbagliato. Crediamo che la manifestazione studentesca di domani (oggi, ndr) non possa bloccare il diritto di circolazione di cittadini e mezzi pubblici. Non è accettabile che per esprimere il proprio dissenso si penalizzi un’intera città. Solitamente in città si è sempre manifestato liberamente lungo la direttrice via Cavour, San Marco, piazza Duomo, non c’è alcuna necessità di intralciare la circolazione sui viali”, aveva detto l’assessore.

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“Ferma restando, sempre e comunque, la libertà di manifestare – aveva spiegato Mattei – l’amministrazione ribadisce che la scelta di far passare il corteo sui viali è sbagliata perché non consente, in una città a mobilità complessa come Firenze, che cittadini e mezzi pubblici possano spostarsi liberamente”.

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