“Il previsto azzeramento dei fondi statali destinati nel 2009 al finanziamento del servizio regionale di protezione civile è una decisione irricevibile che faremo di tutto perché sia cambiata” ha detto Betti.
“Per la Toscana – ha continuato – significherebbe non soltanto un taglio di 7 milioni di euro, ma la messa in crisi di un intero sistema, che funziona e che rappresenta per i cittadini un sicuro punto di riferimento, visto che da un recentissimo sondaggio nazionale condotto da Ekma, emerge come quello più apprezzato tra i tanti erogati dalle Regioni”.
“E’ paradossale – aggiunge l’assessore – che da un lato la protezione civile risulti apprezzata da 2 intervistati su 3 (il 65,2% contro una media del 49% per gli altri servizi) e che per tutta risposta il Governo decida di azzerarne gli stanziamenti“.
“E’ follia pura pensare di poter tagliare i fondi destinati agli interventi in occasione ed in seguito ad ogni tipo di evento catastrofico, come frane, alluvioni, terremoti, ma anche al funzionamento del sistema che garantisce la formazione dei volontari e dei cittadini, studenti compresi, il sostegno alle associazioni di volontariato che garantiscono interventi in caso di calamità, anche i finanziamenti destinati al ripristino dei territori e delle strade in caso di frane e smottamenti. Cosa diremo a cittadini e imprese che sono i destinatari principali degli aiuti post calamità? Di farsi un’assicurazione privata?”