domenica, 15 Dicembre 2024
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Tav, “Città sventrata per almeno 14 anni”. L’accusa della De Zordo

Altro che 7 anni, secondo la consigliera comunale Ornella De Zordo, ci vorrà almeno il doppio del tempo per chiudere i cantieri necessari alla realizzazione del sottoattraversamento Tav e della tanto contestata Stazione Foster. E nel frattempo arriva il secco no di Moretti ai tapis roulant dalla nuova stazione fino a SMN.

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Altro che 7 anni, secondo la consigliera comunale Ornella De Zordo, ci vorrà almeno il doppio del tempo per chiudere i cantieri necessari alla realizzazione del sottoattraversamento Tav e della tanto contestata Stazione Foster.

L’ESEMPIO DI VIALE BELFIORE. Le deduzioni della De Zordo derivano dallo stato di avanzamento del cantiere di viale Belfiore, dove, dopo 5 anni di lavori, non si vede emergere ancora niente da sopra le recinzioni. “Veniamo a sapere da Riccardo Fusi, patron di Baldassini e Tognozzi, una delle maggiori imprese di costruzioni italiane – dichiara la De Zordo – che lo scavo di viale Belfiore non è in ritardo, è che scavare lì è difficile, difficilissimo: per uno scavo di 1 ettaro di superficie, e 22 metri di profondità, non sono bastati i 5 anni del permesso iniziale, ce ne vogliono altri 5”.

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14 ANNI PER LA FOSTER. “Qualcuno – continua la consigliera dell’opposizione – può dire allora con una certa credibilità quanto ci vorrà per la Stazione Foster, che è a soli 100 metri di distanza dal cantiere di viale Belfiore e che prevede uno scavo di 4 ettari, profondo 45 metri? Senza parlare dei lavori per il doppio tunnel di 7 km. Qualcuno può credere alle assurde previsioni di completamente dell’intero sottoattraversamento, stazione compresa, in 7 anni? Vogliamo raddoppiare, come minimo, i tempi della cantierizzazione in città? Vogliamo dire le cose come stanno?”

NIENTE TAPIS ROULANT. Nel frattempo è arrivato il secco no dell’amministratore delegato di Fs, Moretti, ai cosiddetti people mover, una sorta di tapis roulant che avrebbero dovuto collegare la futura stazione “griffata” a quella di Santa Maria Novella. Al massimo arriverà una navetta. “Così saremo costretti a cambiare 3 treni in 800 metri – incalza la De Zordo – In compenso Moretti reclama con durezza l’edificabilità delle aree ferroviarie in zona Campo di Marte, con buona pace del Piano a ‘volumi zero’, secondo un protocollo d’intesa firmato da amministratori che prima o poi dovranno anche rendere conto di queste scelte”.

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DISAGI A TEMPO INDETERMINATO. “La realtà è che quest’opera – accusa la consigliera di Perunaltracittà – è voluta solo per garantire i profitti di grandi operatori, la spartizione di denaro pubblico, l’esercizio del potere da parte di una classe politica del tutto indifferente alle sorti della città. Che pagherà un prezzo altissimo in termini di danni e disagi. Per un tempo indefinito”.

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