La televendita sponsorizzava e prometteva di far arrivare direttamente a casa un iPhone, ma al cliente veniva recapitato tutt’altro: una scatola contenente una decina di scadentissimi anelli. Una truffa, secondo le indagini dei carabinieri di Pistoia, coordinati dal pm Giuseppe Grieco, che ha portato alla denuncia sei persone.
LA SORPRESA. Gli apparecchi venivano venduti al costo di 299 euro più le spese di spedizione, il tutto da pagare in contrassegno. Gli acquirenti, dopo circa 10 giorni dall’ordine, si vedevano recapitare il pacco, ma una volta aperto ecco la sorpresa. Dentro c’erano solo anelli di scarso valore. Tra i clienti anche due pistoiesi, che si sono poi rivolti ai carabinieri.
IL RAGGIRO. Associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe con l’ausilio delle televendite: è questo il reato contestato alle persone denunciate, tra cui figurano due fratelli dell’Alessandrino, 48 e 35 anni, già conosciuti per fatti analoghi, indicati come i promotori. Coinvolti poi, come prestanome, i titolari di due ditte: una è la società che aveva acquistato lo spazio in tv, che pur avendo come oggetto d’impresa il commercio di abiti e mobili si occupava nella circostanza della vendita di iPhone, l’altra vende gioielli.
TV E CORRIERE IGNARI. Estranee all’inchiesta sono risultate invece l’emittente televisiva privata dove veniva pubblicizzata la vendita degli iPhone e il corriere che effettuava le consegne, che hanno collaborato alle indagini con le forze dell’ordine.