PROTEZIONE CIVILE. Ancora un giorno di sofferenza, poi le temperature dovrebbero tornare nella media del periodo. Lo dice il mattinale della protezione civile, secondo cui, per la giornata di oggi, venerdì 23 luglio, sono previste in ulteriore lieve rialzo le massime al centro-sud, con valori superiori alle medie del periodo.
ALLERTA 2. Secondo il Sistema Nazionale di Sorveglianza per la previsione e prevenzione degli effetti delle ondate di calore, oggi è previsto un livello di allerta 2 – con temperature elevate e condizioni meteorologiche che possono avere effetti negativi sulla salute della popolazione a rischio – per le città di Ancona, Catania, Civitavecchia, Firenze, Latina, Napoli, Palermo, Pescara, Rieti e Venezia.
NOVITA’. Ma, come detto, da domani sono attese gradite novità. Per la giornata di sabato 24 luglio, infatti, sono previste temperature in sensibile diminuzione su Sardegna e sulle regioni centro-meridionali.
CONSIGLI. Ecco alcuni consigli pratici per difendersi dal caldo:
Esposizione – Durante i giorni in cui è previsto un rischio elevato, livello 2 o 3, e per le successive 24 o 36 ore, si consiglia di non uscire nelle ore più calde, dalle 12 alle 18, soprattutto ad anziani, bambini molto piccoli, persone non autosufficienti o convalescenti.
In casa – Per proteggersi dal calore del sole utilizzare tende o persiane e mantenere il climatizzatore a 25-27 gradi. Se si usa un ventilatore non indirizzarlo direttamente sul proprio corpo.
Alimentazione – È importante bere e mangiare molta frutta ed evitare bevande alcoliche e caffeina. Si raccomanda di consumare pasti leggeri.
Abbigliamento – Si consiglia di indossare abiti e cappelli leggeri e di colore chiaro all’aperto evitando le fibre sintetiche. Se si ha una persona in casa malata fare attenzione che non sia troppo coperta.
NUMERO VERDE. Il Ministero della Salute ha poi istituito un numero verde unico per fronteggiare l’emergenza. È l’1500. Il numero è attivo tutti i giorni, dalle 8 alle 20, compresi il sabato e la domenica. I cittadini possono chiamare per parlare con gli operatori, fra cui medici, e avere informazioni sul comportamento da adottare e conoscere i numeri specifici per ogni Regione da contattare in caso di bisogno.