martedì, 2 Settembre 2025
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Tempesta di fulmini: come proteggersi e dove ripararsi

I consigli della protezione civile su come comportarsi in caso di temporali con fulmini. Esistono anche dei luoghi comuni da sfatare: il metallo di per sé non attira le saette

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Un pericolo da non sottovalutare. Nel caso di una tempesta di fulmini è fondamentale sapere come comportarsi: quali sono i modi per proteggersi, dove ripararsi se ci si trova all’esterno e cosa non fare in casa durante un forte temporale. Gli edifici sono i luoghi più sicuri per difendersi dalle scariche elettriche, tuttavia anche sotto il tetto domestico è raccomandato evitare alcune condotte rischiose.

Con l’intensificarsi dei fenomeni atmosferici aumenta anche il numero di saette: solo in Toscana, durante i violenti nubifragi dello scorso agosto, sono caduti 109.000 fulmini in sole 12 ore. Un record. E questi fenomeni possono causare anche morti, come testimoniano le cronache degli ultimi giorni. Un 65enne ha perso la vita lo scorso 30 agosto, colpito da un fulmine a Castelfiorentino, mentre dava da mangiare al cane all’esterno della sua abitazione durante un temporale. Ecco le regole e le raccomandazioni della protezione civile nazionale.

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Dove cadono i fulmini e cosa li attira? I luoghi più pericolosi

Prima di tutto è importante tenersi informati sulle allerte meteo. Quando siamo in presenza di tuoni e lampi, anche senza pioggia, il posto più pericoloso è la montagna, ma lo sono anche tutti i luoghi ampi ed esposti, come ad esempio un prato, un campo di calcio o lì dove sono presenti specchi d’acqua (in spiaggia, in mare aperto, vicino a una piscina scoperta o un lago). È molto difficile, se non impossibile, prevedere dove cadranno e bisogna tenere presente che le saette possono colpire anche a chilometri di distanza dal centro di temporale.

Ad attirare i fulmini sono oggetti alti o sporgenti rispetto all’ambiente circostante: in città possono essere tralicci, pali e alberi, ma in luoghi ampi e piatti, come una spiaggia, anche una singola persona in piedi o un ombrellone possono diventare un bersaglio. La protezione civile poi sfata un mito comune: il metallo non attira di per sè i fulmini, non è quindi pericoloso indossare o tenere in mano piccoli oggetti metallici come orologi, chiavi, collane, orecchini. A fare da calamita per i fulmini è la forma non tanto il materiale. Attenzione quindi a ombrelli, ombrelloni da spiaggia, canne da pesca e altri oggetti appuntiti.

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Il rischio del metallo è legato alla sua caratteristica di essere un buon conduttore di elettricità, per questo è importante durante i temporale tenersi lontano da elementi metallici estesi come reti, ringhiere e spalti, perché se colpite da un fulmine possono far propagare la scarica elettrica a chi si trova nelle vicinanze. All’esterno ci sono più rischi anche per la folgorazione indiretta: in acqua la dispersione della scarica si trasmette fino ad alcune decine di metri dal punto colpito, per questo è raccomandato allontanarsi da spiagge, piscine e laghi.

Come proteggersi e dove ripararsi da una tempesta di fulmini: sono pericolosi in macchina?

Se veniamo sorpresi da una tempesta di fulmini è bene comportarsi con prontezza di spirito: per proteggersi è importante ripararsi in un luogo chiuso il prima possibile. “All’aperto nessun luogo è sicuro”, spiega la protezione civile, quindi bisogna “aspettare almeno 30 minuti dopo l’ultimo tuono, prima di riprendere le attività all’aperto. Se non è presente un edificio nelle vicinanze è possibile trovare riparo salendo in macchina, con “con portiere e finestrini chiusi e l’antenna della radio possibilmente abbassata” ed evitando di parcheggiare sotto gli alberi.

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L’isolamento dell’auto non è garantito, come si pensa comunemente, dagli pneumatici, bensì dall’effetto “gabbia di Faraday” assicurato dalle lamiere. La gomma delle ruote, come la plastica delle suole da scarpe, non protegge dai fulmini, perché la corrente associata è troppo intensa perché questi materiali fungano da isolante.

Se ci si trova in montagna il consiglio è di scendere di quota, evitando di restare su percorsi elevati ed esposti, trovando un riparo. La protezione civile consiglia di mantenersi con i piedi uniti “rendendo minimo il punto di contatto con il suolo, così da ridurre l’intensità della corrente in grado di attraversare il corpo”. Per lo stesso motivo bisogna evitare di sedersi o sdraiarsi a terra, restando lontano da altre persone. È possibile assumere, sempre con i piedi uniti, “una posizione accovacciata, meglio se frapponendo con il terreno un qualsiasi materiale isolante”.

Cosa non fare in casa durante un temporale

In casa il rischio legato ai fulmini è fortemente ridotto: un edificio è un luogo sicuro, purché non si entri in contatto con oggetti che possono condurre elettricità. La protezione civile indica delle semplici regole da seguire durante i temporali, come evitare di usare apparecchi connessi alla rete elettrica (televisione, elettrodomestici, anche il telefono fisso, mentre non ci sono rischi per cellulari e cordless) e il contatto con acqua (meglio rimandare il lavaggio dei piatti o la doccia).

Inoltre è consigliato di mantenersi a distanza da porte e finestre (che devono essere chiuse) e non sostare sotto tettoie, balconi, capannoni, padiglioni, gazebo e verande che non sono luoghi sicuri.

Come comportarsi durante una tempesta di fulmini: 7 regole in sintesi

  1. La montagna e i luoghi ampi ed esposti (prati, campi di calcio, spiagge) sono i più a rischio: in caso di fulmini trovare al più presto riparo
  2. Allontanarsi da mare, fiumi e specchi d’acqua
  3. All’esterno tenersi a distanza da oggetti alti e appuntiti (alberi, pali, tralicci)
  4. Allontanarsi da oggetti metallici estesi (come reti e spalti)
  5. Ripararsi in edifici in muratura
  6. In casa tenersi a distanza da porte e finestre (chiuse)
  7. Durante un temporale con fulmini non usare il telefono fisso e gli apparecchi collegati alla rete elettrica o all’antenna TV
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