La rilevazione è stata condotta su un totale di oltre un milione e mezzo di domini presenti nel database del Registro.it (l’anagrafe italiana dei domini Internet, servizio erogato dallo stesso Iit-Cnr) alla fine dello scorso anno, mantenuti da 2.496 operatori (2.321 italiani e 175 stranieri).
La leadership dei maintainer della Toscana, già emersa con forza all’ultima rilevazione del 2004 curata sempre dall’Iit-Cnr, testimonia la vivacità del tessuto imprenditoriale locale che ha saputo sfruttare adeguatamente la presenza sul territorio del Registro .it, ospitato dal Cnr di Pisa.
Incrociando il numero di domini .it registrati nelle singole province e regioni italiane con i dati relativi alla popolazione residente di età pari o superiore ai 18 anni (solo i maggiorenni possono registrare domini .it) o al numero di enti o imprese presenti sul territorio, la Toscana vede la presenza di ben sei province (Pistoia al quarto posto, Firenze settima, Pisa ottava, con Siena, Prato e Lucca rispettivamente al decimo, undicesimo e dodicesimo posto) tra le prime 12 del Belpaese.
“Lo studio sulla diffusione di Internet – osservano Maurizio Martinelli e Michela Serrecchia, i ricercatori dello Iit-Cnr che hanno curato lo studio – consente di fotografare con una buona approssimazione le aree italiane dove l’uso della rete è più evoluto e consapevole: il possesso di un dominio, infatti, di norma lascia presumere che l’utente intenda sfruttare al meglio le opportunità offerte dallo strumento e non si limiti a una fruizione sporadica o passiva”.
A livello generale, la Toscana, con un il tasso di penetrazione (TP: l’indice che misura la diffusione di Internet) pari a 367,95, conquista il quinto posto nazionale dietro al Trentino Alto Adige (TP 457,99), Lombardia (381,31), Emilia Romagna (380,92) e Lazio (369,11). Particolarmente apprezzabile la performance di Pistoia (quarta, con un tasso di 465,59), che tallona da vicino le tre province in testa alla classifica (nell’ordine Bologna, Milano e Bolzano).