Ricercatori italiani e stranieri saranno spalla a spalla in nuovi percorsi di ricerca universitaria, ma anche nel trasferimento tecnologico alle imprese , così da favorire lo sviluppo dei territori coinvolti. “Episode” è stato reso possibile dalla Regione Toscana che si è assunta il ruolo di coordinamento, dal momento che l’Unione Europea, che ha finanziato completamente il progetto, investendovi 891 mila euro, aveva posto come condizione d’accesso al bando che gli istituti di ricerca fossero supportati da un tutor istituzionale.
“Episode” è stato quindi presentato stamani dal presidente della Regione Claudio Martini, dal direttore del centro universitario Cerm Ivano Bertini e dal professor Hartmut Oschkinat del Leibniz Institute for Molecular Pharmacology. Il progetto porterà a uno scambio di competenze che avranno effetti benefici sia sul sistema scientifico che su quello economico della Regione: “Episode” infatti reintra nel programma “Regions” che mira a migliorare i legami tra gli attori della ricerca, la comunità delle imprese e gli amministratori locali, a promuovere la cooperazione transnazionale e ad accrescere le conoscenze reciproche e lo scambio di esperienze tra gli attori regionali.
“E’ un’iniziativa straordinaria – spiega Bertini – che cerca di costruire una rete per il trasferimento tecnologico dalla ricerca di eccellenza alle imprese e a nuova imprenditoria nel campo della biomedicina. L’Italia è carente nel settore del trasferimento tecnologico. Si cercherà di abbassare le barriere affinché il mondo delle imprese e quello della ricerca di eccellenza riescano ad interagire in modo proficuo per la crescita economica del terri torio”.
“Si cercherà di sviluppare progetti congiunti fra le imprese incluse nel progetto per produrre di più e meglio – ha proseguito Martini -, si cercherà di coinvolgere altre imprese, specie delle regioni meno sviluppate in Italia e in Europa al fine di allargare gli orizzonti di ricerca e di mercato. Tutto ciò al fine di aumentare la competitività delle imprese europee per il bene dell’Europa e dell’umanità intera”.
“In Toscana le biotecnologie sono di casa – ha detto il presidente Martini – e trovo giusto che imprese, istituzioni e centri di eccellenza della ricerca lavorino insieme per fare di questo territorio un vero e proprio distretto delle bioscienze. Essere all’avanguardia in questo settore significa migliorare ulteriormente la qualità del servizio sanitario, fornire tecnologie più avanzate alle imprese e fare della Toscana un centro di avanguardia in Europa capace anche di attrarre investitori e ricercatori. La Toscana svolgerà inoltre un’attività di tutoraggio nei confronti della Regione Campania, con la quale saranno sviluppate altre iniziative di cooperazione scientifica”.