Benzina, via l’accisa: fare il pieno da oggi dovrebbe costare un po’ meno.
SU FACEBOOK. A ricordare la novità che scatta da oggi, 1° ottobre, è stato ieri su Facebook il governatore della Toscana Enrico Rossi. “Domani l’accisa di 5 centesimi più 1 di Iva, che fummo costretti a mettere per l’alluvione della Lunigiana, non ci sarà più. L’abbiamo cancellata in anticipo di tre mesi. La benzina alla pompa dovrebbe ridursi di 6 centesimi, ma solo l’Eni con l’Agip ha sottoscritto con la Regione un protocollo impegnandosi ad adeguare il prezzo. E se possibile a fare anche ulteriori riduzioni. Dalle altre compagnie vaghe promesse. Vediamo insieme domani cosa succede. Tenetemi informato…”, aveva spiegato il presidente della Regione.
LA DECISIONE. La giunta regionale aveva preso la decisione a inizio settembre. “L’accisa è una specie di patrimoniale alla rovescia che colpisce i più deboli – aveva spiegato allora il presidente Enrico Rossi –. Siamo stati costretti a introdurla perché al momento dell’emergenza la legge nazionale imponeva alle Regioni di fronteggiare gli eventi calamitosi tramite interventi fiscali per poter accedere ai finanziamenti nazionali. La Corte costituzionale ha in seguito dichiarata illegittima questa norma. In seguito alla sentenza della Corte, quando si è verificato il terremoto dell’Emilia Romagna, il governo ha caricato su tutte le Regioni l’onere di una ulteriore accisa di 2 centesimi. Con il risultato di punire con un doppio sacrificio i toscani. Nemmeno il mio ultimo appello al presidente Monti ha sortito effetti, e così ho deciso di intervenire e porre fine a questa ingiustizia”.
AUTOMOBILISTI. Ora, dunque, gli automobilisti si attendono un calo del costo del carburante: ottobre (almeno su questo fronte) sembra quindi partire col piede giusto.