Una svolta per il trasporto pubblico in Toscana. Dopo anni di battaglie legali, dal 1 novembre Autolinee Toscane gestirà il Tpl in regione. Il nuovo gestore sostituirà 2100 autobus (la metà nei primi 4 anni) e i primi 200 bus entro un anno. Il contratto durerà 11 anni e l’investimento sarà corposo: 580 milioni.
I dettagli dell’operazione: tutti i numeri
Sono già stati spesi 223 milioni per acquistare 42 immobili (98,7 milioni), 2.668 bus (94,8 milioni) e altri beni come le pensiline (29,3 milioni). Sono previsti poi investimenti per altri 357 milioni di cui 51 milioni per nuove tecnologie (Avm, contapersone, software) e 360 milioni per l’acquisto di nuovi bus.
Grande novità l’introduzione del biglietto unico regionale
Tra le grandi novità l’introduzione del biglietto unico regionale: in pratica, come spiegato nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Strozzi Sacrati, si potrà accedere sui bus con lo stesso biglietto, in ogni città toscana.
Per quanto riguarda l’organizzazione, oltre alla sede centrale di Firenze, sono previsti tre dipartimenti: Nord, Centro, Sud. Ogni dipartimento sarà il referente di At per tutti gli enti locali. Massima tutela poi per quanto riguarda l’aspetto occupazionale: “Autolinee Toscana non lascerà a casa nessuno”, viene più volte ripetuto.
Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani parla di “rivoluzione”, affermando che ci sarà un po’ di adattamento ma è evidente che questo passaggio porterà ad un miglioramento del servizio perché più armonico sul piano regionale e anche ad un numero maggiore di corse. L’amministratore delegato di Autolinee Toscane Jean-Luc Laugaa non ha risparmiato qualche frecciatina affermando di aver “ereditato un servizio precario e disordinato”. Toccherà adesso al suo team renderlo adeguato e in linea con gli standard europei.