Nella diciassettesima edizione degli Incontri internazionali di Castiglioncello che si terranno nei giorni 9,10 e 11 maggio al Castello Pasquini, a Castiglioncello, genitori, docenti, educatori, rappresentanti delle istituzioni, associazioni di categoria e sindacati si confronteranno su questi temi.
Il bambino selvaggio è il titolo che gli organizzatori, echeggiando Rousseau, hanno dato alle tre giornate, cui parteciperanno genitori, pedagogisti, insegnanti, educatori, amministratori.
«Come sempre la Regione promuove e sostiene l’iniziativa – ha spiegato l’assessore all’istruzione formazione e lavoro Gianfranco Simoncini – nella convinzione che analizzare e approfondire i temi della pedagogia in relazione con gli interventi e i destinatari delle politiche educative sia indispensabile per rendere tali politiche sempre più aderenti a una realtà sociale ed economica in rapido cambiamento. E’ per questo che ormai da anni puntiamo su iniziative che investono sul capitale umano, in altre parole sull’istruzione e l’educazione, a cominciare dall’infanzia, in un’ottica di apprendimento lungo tutto l’arco della vita».
L’assessore ha ricordato che, proprio nelle scorse settimane, la Regione ha definito un piano di interventi per l’infanzia che permetteranno, dal 2008 al 2010, grazie a un investimento di oltre 73 milioni di euro, di rafforzare i servizi, sia sul fronte della gestione che su quello delle nuove strutture.
Oltre alla forte attenzione sui temi dell’infanzia, fra le novità dell’intervento regionale l’assessore Simoncini ha citato anche l’impegno per rafforzare l’insegnamento della musica, sia sul fronte dell’istruzione formale (con il progetto Musica a scuola) sia su quello della multimedialità, così familiare alle giovani generazioni (con il progetto Format@zione, destinato ai giovani fra i 15 e i 30 anni).
“Il bambino selvaggio”è il tema del Diciassettesimo Incontro Internazionale di Castiglioncello (LI) che si terrà nei giorni 9,10 e 11 maggio nella magnifica cornice del Castello Pasquini.
La difficile condivisione di significati e valori con le generazioni più giovani potrebbe ricordare, alla lontana, la vicenda di Victor, il “ragazzo selvaggio” ritrovato nei boschi dell’Aveyron in Francia, cresciuto senza contatti con esseri umani, che mise a dura prova con la sua “ineducabilità” la cultura occidentale alla fine del ‘700.
Ma gli adolescenti di oggi non sono cresciuti soli e abbandonati in un bosco.
Qualcuno li ha battezzati “Net Generation”: sono ragazzi possessori di console, Ipod, mp3, a loro agio in una conversazione via internet più che in un incontro confidenziale con gli amici, alcuni hanno perfino un blog personale in cui inserire i propri pensieri. Veloci con gli sms sul telefonino e più lenti con la penna a biro, pronti a filmare le proprie esperienze e a metterle in rete, affascinati dalla TV satellitare che li porta virtualmente in giro per il mondo, uniformandoli ai coetanei di altri paesi. Il loro libro scolastico viene affiancato dalle nuove tecnologie: le pagine convivono con quanto può essere trovato in rete utilizzando i numerosi motori di ricerca. Ormai i ragazzi approfondiscono così: l’informazione viene scaricata, registrata, integrata a quanto scritto su carta e quindi rielaborata, nonostante la difficoltà di districarsi da soli, senza una guida, nell’enorme mole di dati e informazioni disponibili.
E’ una tribù che parla – per usare un termine di un famoso spot di telefonini – o è un mondo a parte dove ci si isola, come Victor appunto che sapeva sopravvivere ma non sapeva condividere e rapportarsi agli altri ?
Tra adulti e ragazzi c’è un segno tangibile di un gap generazionale e culturale. In che modo condividere storie, valori e regole con le nuove generazioni, trovando un vocabolario comune di simboli, immagini, passioni? Educare è diventato un mestiere impossibile? Come può la scuola sedurre gli alunni al progetto educativo?
Sono alcune delle domande al centro del XVII Incontro di Castiglioncello, curato anche in questa edizione dal Coordinamento Genitori Democratici Nazionale onlus (CGD) e dal Comune di Rosignano Marittimo (LI).
Presenti: docenti, educatori, genitori, ricercatori e studiosi dell’infanzia, della comunicazione, dei sistemi educativi e formativi.
L’Incontro 2008 ribadisce l’impianto metodologico delle precedenti edizioni: relazioni in plenaria, presentazione di ricerche e di esperienze, tavole rotonde, mostre a cura delle scuole, laboratori tematici, serate speciali ‘a tema’. Parlerà con un’intervista video Ascanio Celestini, attore teatrale, scrittore e drammaturgo italiano, che affascina i ragazzi raccontando loro la storia del nostro passato più recente, mentre a scuola fallisce la storia come disciplina.