martedì, 23 Aprile 2024
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Troppo affollato, Otel sotto sequestro

Nella nota discoteca fiorentina sono state trovate 600 persone in più rispetto alla capienza regolamentare. Sotto sigilli anche il privè del Colle Beretoper motivi di sicurezza.

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Troppe persone al suo interno, seicento in più rispetto alla capienza regolamentare. L’Otel, nota discoteca fiorentina, finisce sotto sequestro. I sigilli però scattano anche per il Colle Bereto. Per motivi di sicurezza è stato chiuso il privè.

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OTEL SOTTO SEQUESTRO. A decidere il provvedimento è stata la procura fiorentina in seguito ai controlli effettuati nei giorni scorsi dai carabinieri. Nel locale sono state trovate seicento persone in più rispetto al limite della struttura. Il locale è accusato di non aver rispettato le norme di sicurezza a tutela dell’incolumità del pubblico. 

COLLE BERETO. Motivazioni simili al centro della decisione di porre sotto i sigilli anche il privè del Colle Bereto. 

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LA DIREZIONE. Piena collaborazione con la procura arriva dalla direzione dell’Otel. Che annuncia che sono già allo studio progetti per aumentare il personale di sicurezza e per installare telecamere all’ingresso del locale. 

I CONTROLLI. I controlli nei locali notturni e della movida di Firenze si sono intensificati in seguito all’incidente avvenuto la notte di Halloween a Castel di Poggio a Fiesole, con il crollo di una balaustra e il ferimento di alcuni ragazzi. 

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CONFCOMMERCIO. “Giusto intensificare i controlli – è il commento di Confcommercio Firenze – Ma ci auguriamo il dissequestro nel più breve tempo possibile dopo che sarà accertata la possibilità, da parte della società che gestisce la discoteca, di essere in grado di rispettare i requisiti di idoneità previsti dalla legge”.  Secondo Carlo Caldini, presidente del sindacato italiano locali da ballo Confcommercio per la provincia di Firenze, “Paghiamo una normativa che negli ultimi cinquant’anni non ha ricevuto nessuna modifica”. I controlli che vengono eseguiti dalle forze dell’ordine, prosegue,  seguono il protocollo previsto dalla “Circolare 16” datata 1951 del Ministero della Sicurezza in merito alla sicurezza all’interno dei locali pubblici. “Questo regolamento – continua Caldini – in cui sono presenti parametri molto più rigidi in termini capienza per i locali rispetto a tutti gli altri paese europei, non tiene quindi in considerazione tutta una serie di evoluzioni legate alla sicurezza che sono attuate oggi da tutti i nostri locali. Solo per fare un esempio i nostri addetti ai servizi e al controllo seguono continui corsi di aggiornamento”. 

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