Un meccanismo davvero al passo coi tempi, quello pensato da una 21enne siciliana residente a Verona per spillare denaro a giovani uomini. Prima li contattava in chat, poi li incontrava e fingendosi perseguitata dagli strozzini e chiedeva loro grosse somme di denaro.
FREQUENTAZIONE ON-LINE. Nella rete è cascato anche un impiegato 29enne di Grosseto che, reduce da una delusione d’amore, ha creduto alla donna e le ha consegnato 150mila euro. Tutto era iniziato con una quotidiana frequentazione on-line, poi trasformata in incontri sporadici a Grosseto.
GLI INCONTRI. La ragazza arrivava nella città toscana a bordo di un’Audi insieme a un ragazzo romeno di 24 anni che presentava come suo fratello, ma che in realtà era il suo fidanzato, e poi si incontrava con l’impiegato. A quel punto iniziava la farsa : la 21enne fingeva di essere continuamente minacciata da alcuni ‘strozzini’ per vicende ereditate dai genitori e, se non fosse stata in grado di pagare quanto le veniva chiesto, raccontava, correva seri pericoli.
LA DENUNCIA. Così il giovane toscano le ha consegnato i soldi: dieci, a volte anche ventimila euro alla volta. Fino a quando la ragazza non gli ha detto che, se non avesse continuato a pagare, gli strozzini-fantasma avrebbero raggiunto anche lui. A quel punto il giovane ha denunciato i fatti ai carabinieri e dalle indagini è emerso che la ragazza aveva oltre 60 contatti, insieme al complice, nel grossetano. I due sono ora in carcere con l’accusa di truffa e estorsione, a seguito dell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip di Verona.