Sempre più persone ricorrono a presunti maghi o santoni per risolvere i problemi, ma molto spesso si ritrovano vittime di un vero e proprio plagio da parte di sedicenti “caposetta”. Ad aumentare, però , non è solo il numero delle “vittime”, ma anche il numero delle persone che trovano il coraggio di denunciare le pressioni che subiscono. A sostenerlo è Giovanni Panunzio, fondatore di Telefono Antiplagio, associazione che da quattordici anni, raccoglie le segnalazione delle vittime e le aiuta ad uscire dalla loro difficile situazione.
“Telefono Antiplagio riceve oltre 1000 segnalazioni all’anno – spiega Giovanni Panunzio – di cui un’ottantina dalla Toscana. Di queste, 15 su 20 provengono da Firenze e provincia”.
Come sottolinea Panunzio, nel corso degli anni è cambiata anche la modalità in cui le persone inviano le segnalazioni a Telefono Antiplagio:“All’inizio avevano prevalso il telefono e la posta ordinaria, ora sono più gettonate le mail”.
Sono quasi sempre i parenti delle vittime a farsi avanti, soprattutto per quanto riguarda le sette; i familiari vedono dei cambiamenti nel soggetto raggirato e si preoccupano per ciò che gli sta succedendo.
“Quando si tratta di sette- spiega il fondatore di Telefono Antiplagio – diamo innanzitutto indicazioni per impedire che il distacco dalla famiglia aumenti, esortando per esempio ad evitare l’accentuazione dei contrasti; poi invitiamo gli stessi familiari ad informare la magistratura, a meno che non chiedano che se ne occupi Telefono Antiplagio; infine propone la ”liberazione” della vittime facendo una visita al gruppo ed esercitando una forte pressione sul caposetta, spiegandogli che se lascerà libero l’adepto non avrà’ guai. Comunque solo 4 persone su 100 sporgono denuncia per paura di minacce, ricatti, ritorsioni, vergogna”.
Per quanto riguarda, invece, maghi o truffe telematiche, “quando arriva la telefonata o la mail di un cittadino raggirato o irretito – spiega Panunzio -prima lo invitiamo a sporgere denuncia. Poi, se non se la sente, ce ne occupiamo noi con una segnalazione alle autorità. In ogni caso forniamo sempre qualche semplice consiglio per liberarsi di maghi e santoni e non farsi più’ abbindolare”.
Secondo i dati di Telefono Antiplagio, l’età media delle vittime è 47 anni e il 43% dei cittadini raggirati ha conseguito la licenza media. Nella maggior parte dei casi, la situazione familiare in cui queste persone si trovano a vivere è caratterizzata dalla solitudine e dall’incomunicabilità. Infatti, una delle motivazione che spinge a ricorrere all’aiuto di maghi e santoni è proprio la mancanza di affetto, altre persone, invece, ricercano protezione, rassicurazione nell’ambito della salute e del lavoro.
“I cittadini si rivolgono ai maghi- spiega Panunzio – per motivi materiali. I maghi, infatti, a differenza delle religioni ufficiali, promettono “tutto e subito” dietro lauto compenso. Inoltre, i maghi, sfruttano numerosi mezzi pubblicitari: radio e tv locali, quotidiani (circa 3.700 inserzioni), siti internet (500), Pagine Utili (400), Pagine Gialle, Mediavideo, Astra ed Ebay.
Per segnalazioni a Telefono Antiplagio tel. 338. 8385999 mail. [email protected]