sabato, 27 Luglio 2024
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Un libro su tre nuove piazze

Giovedì la presentazione di "Tre piazze per Firenze", una pubblicazionepensata per per raccontare tre nuove piazze di Firenze (Varlungo, Istria e Sodo), le prime realizzate con la partecipazione diretta dei cittadini e inaugurate tutte nel corso del 2008.

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Un esempio importante che ora è raccolto nel volume “Tre piazze per Firenze”, supplemento alla rivista trimestrale “Opere” dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Firenze e Prato, che verrà presentato giovedì 29 gennaio nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio alle 16.

La pubblicazione è stata anticipata stamani dall’assessore alla partecipazione democratica e ai rapporti coi quartieri Cristina Bevilacqua insieme a Riccardo Bartoloni presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Firenze, al direttore della rivista Maurizio De Vita e all’architetto Maurizio Barabesi del Comune di Firenze che ha curato la realizzazione dei progetti.

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Per il Comune è stata la prima sperimentazione di un percorso di progettazione partecipata che ha visto protagonisti i cittadini che vivono e lavorano nell’area. Attraverso una serie di laboratori, grazie al supporto di tecnici e facilitatori, i cittadini hanno riflettuto sulle problematiche, individuato le priorità e condiviso le soluzioni.

“L’esperienza che ha portato alla realizzazione delle tre piazze è stata molto positiva, per questo è importante che sia ripetuta anche in altre zone della città, per far crescere il dialogo e lo spirito di appartenenza e identità tra istituzioni e cittadini. – ha detto l’assessore Cristina Bevilacqua – Questa pubblicazione dà un senso unitario al lavoro fatto ripercorrendo tutta l’attività di partecipazione, progettazione e realizzazione.”

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“L’esperienza – ha proseguito il presidente dell’Ordine degli architetti della Provincia di Firenze, Riccardo Bartoloni – a cui l’Ordine degli Architetti ha dato il proprio supporto, si è realizzata con la condivisione delle scelte tra tutte le componenti coinvolte. C’è stato lo sforzo di comprendere e farsi comprendere da parte di tutti. Il risultato è evidente: un’architettura come patrimonio condiviso e non come espressione elitaria.”

“Queste tre piazze sono state riqualificate e riconsegnate alla cittadinanza con un nuovo aspetto e nuove possibilità di utilizzo – ha proseguito Maurizio Barabesi – grazie alle sinergie che sono state messe in campo dai diversi soggetti coinvolti: l’Amministrazione Comunale, i tecnici progettisti e i cittadini.”

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“Questa rivista che ha già sei anni di vita – ha detto il direttore Maurizio De Vita – vuole dare voce all’architettura in Toscana e in particolare al lavoro svolto dalle amministrazioni in questo campo”.


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