Attorno al tavolo Prefettura, Regione, Provincia e Comune di Firenze, Direzione Regionale dei beni culturali e paesaggisti e Autorità di Bacino del Fiume Arno.
”In attesa che siano realizzate le opere che possano mettere la città al sicuro dal rischio di alluvione – ha detto il prefetto Andrea De Martino – era necessario porre comunque al riparo fin da subito i suoi beni culturali. E’ stato così costruito un meccanismo di intervento che nell’arco di 18 ore, dal momento del primo preavviso, è in grado di proteggere il patrimonio artistico”.
Fra gli edifici vulnerabili di maggior pregio, a parte gli Uffizi (le cui opere però non corrono rischio ad eccezione delle grandi tele esposte a San Piero a Scheraggio, delle mostre temporanee alle Reali Poste e dei marmi) sono ricompresi il Bargello e la Biblioteca Nazionale.