sabato, 27 Aprile 2024
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Università, i ricercatori “occupano” il Rettorato

Nel giorno in cui alla Camera è stata votata la fiducia al governo, una trentina di ricercatori ha occupato “simbolicamente” il Rettorato dell'Ateneo fiorentino in segno di protesta contro il Governo e la riforma Gelmini che riguarda l'università.

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Nel giorno in cui alla Camera è stata votata la fiducia al governo, una trentina di ricercatori ha occupato “simbolicamente” il Rettorato dell’Ateneo fiorentino in segno di protesta contro il Governo e la riforma Gelmini che riguarda l’università.

L’OCCUPAZIONE. Sono circa una trentina i ricercatori che questa mattina hanno occupato “simbolicamente” il Rettorato in Piazza San Marco in segno di protesta.

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STRISCIONI. Alcuni di loro sono entrati dentro l’edificio del Rettore esponendo alle finestre bandiere multicolori della Pace e striscioni con le scritte “Il futuro si gioca a scuola” e “No alla riforma”.

MOBILITAZIONI. Sono molti giorni che, infatti, i manifestanti stanno mobilitando l’intera città per dire “no” al Governo e al ddl Gelmini che penalizza l’università italiana.

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CARTELLI. Ma tornando alle proteste di questa mattina, alcuni ricercatori sono rimasti fuori dal Rettorato ed hanno esposto cartelli con lo slogan “Salviamo l’istruzione pubblica”, tradotto in varie lingue.

BARDUCCI. Il Presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, ha espresso solidarietà nei confronti di coloro che in queste ore stanno manifestando contro i tagli allo studio e alla cultura previsti nel ddl Gelmini.

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LE PAROLE. “Sono solidale e vicino agli studenti, ai ricercatori e quanti manifestano in queste ore in difesa del diritto allo studio e della ricerca, affinché l’Università del nostro Paese possa continuare a rappresentare la tradizione culturale e storica che ci contraddistingue. Ricercatori, studenti, precari e professori hanno il diritto di manifestare la loro contrarietà contro questa riforma e contro i tagli alla cultura”, ha concluso Barducci.

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