Va a cercare funghi di domenica mattina e una pallottola lo ferisce a morte. È l’ennesimo incidente avvenuto durante la stagione della caccia ma, questa volta, nei boschi di San Fabiano e San Polo. Il cacciatore è stato denunciato per omicidio colposo. Interviene il ministro Brambilla: “Le cose devono cambiare”.
DOVE E QUANDO. È avvenuto ieri mattina intorno alle otto nei boschi della provincia aretina e, VICENDA. più esattamente, tra San Polo e San Fabiano.
Giampaolo Piomboni, 47enne di Arezzo, esce di casa la domenica mattina presto per andare a cercare funghi nelle campagne vicine ma, scambiato probabilmente per una preda, viene colpito da un colpo di fucile a pallini sparato da un cacciatore di Arezzo.
SOCCORSI. A chiamare i soccorsi è stato proprio il cacciatore, 41enne residente ad Arezzo, che quella mattina era andato a caccia con alcuni amici. Purtroppo, però, l’intervento tempestivo del 118 non è servito a salvare la vita all’uomo che lascia la moglie e due figli.
ZONA IMPERVIA. L’incidente è avvenuto in una zona impervia a tal punto che sono stati necessari gli interventi dei Vigili del Fuoco e del soccorso alpino e speleologico per recuperare il cadavere di Piomboni.
CACCIATORE. Al cacciatore, denunciato per omicidio colposo, è stato sequestrato il fucile dal quale era partito il colpo mortale.
BRAMBILLA. Sulla vicenda si è espresso anche il ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, che ha dimostrato profondo cordoglio per la famiglia della vittima ed ha assicurato il suo intervento per fare in modo che le cose, in un prossimo futuro, cambino.
LE PAROLE. “Non è possibile perdere la vita impallinati mentre si va la domenica mattina a cercare funghi solo per compiacere i cacciatori e chi li sostiene, una minoranza della popolazione italiana, mantenendo in vita norme e privilegi assolutamente anacronistici. La caccia è crudele e pericolosa per l’incolumità pubblica”, ha concluso il ministro Brambilla.