Buone notizie dunque per Eugenio Vagni, che sarebbe trnato a farsi sentire a casa. L’operatore della Croce rossa internazionale originario di Montevarchi, rapito il 15 gennaio nelle Filippine, lo scorso 2 giugno avrebbe effettuato una nuova telefonata alla moglie.
Lo ha detto il capo delle operazioni della Croce Rossa per il Pacifico e il sud-est asiatico Alain Aeschlimann. Vagni, di 62 anni, si trova nelle mani dei sequestratori da ormai quasi cinque mesi ed è in precarie condizioni fisiche, per un’ernia che gli rende difficile anche camminare.
“Stiamo facendo – ha spiegato Aeschlimann – tutto il possibile per ottenere la sua liberazione. Molte persone stanno lavorando per risolvere questa crisi. Speriamo che l’incubo finisca presto”.