venerdì, 29 Marzo 2024
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Vestiti da tecnici del gas raggirano tre anziane

''Rilevatore fughe di gas'', è quanto riportava la dicitura dei tesserini di quattro giovani che si spacciavano da tecnici del gas, vestiti con tute arancioni fluorescenti. Nel mirino della truffa, tre anziane.

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Indossavano casacche arancioni fluorescenti e mostravano il tesserino con scritto ”Rilevatore fughe di gas”. Spacciandosi per tecnici del gas, quattro giovani, raggiravano gli anziani.

FALSI TECNICI. Nella tarda mattinata di ieri le volanti hanno denunciato per truffa aggravata 4 giovani di età compresa tra i 20 e i 23 anni. Indossando tute da lavoro, casacche arancioni fluorescenti con tesserini riportati foto e la dicitura “Rilevatore fughe di gas”, avevano messo a segno una serie di raggiri nella zona di Novoli, principalmente ai danni di anziani. La segnalazione al 113 è arrivata da un condominio di viale Redi dove la polizia ha sorpreso all’opera 2 ragazzi albanesi. Gli altri (un italiano e un algerino) sono stati rintracciati poco distanti da un’altra pattuglia.

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LA TRUFFA. Dopo aver ascoltato numerosi testimoni, gli agenti della polizia hanno potuto ricostruire il ”modus operandi” del gruppo di truffatori. I falsi tecnici si presentavano in coppia alla porta delle loro vittime mostrando il tesserino. Poi, installavano un’apparecchiatura di prevenzione e sicurezza intascandosi 199 euro a visita.

”L’OBBLIGO”. Secondo quanto riferito dalle parti lese accertate fino ad ora, tre donne di 74, 87 e 90 anni, i ”tecnici” proponevano l’acquisto del presidio salvavita convincendole con varie motivazioni. Oltre a riferire una inesistente obbligatorietà di legge, in un caso, è stato detto che il mancato acquisto del prodotto avrebbe comportato il pagamento di una multa da 95 euro.

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LA DITTA. La polizia sta portando avanti degli accertamenti per verificare se siano stati messi a segno altri raggiri ed eventuali responsabilità da parte della ditta che ha rilasciato i tesserini di riconoscimento alle quattro persone denunciate, provvedendo inoltre alla fornitura degli apparecchi per la rilevazione del gas venduti con tanto di contratto. I giovani (tutti incensurati) sono risultati lavorare per un’azienda (con sede fuori Firenze) che sembrerebbe promuovere appunto la vendita di dispositivi di prevenzione e sicurezza tramite iniziative commerciali di carattere privato.

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