lunedì, 25 Novembre 2024
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Slitta al 9 giugno la sentenza del Tar per il Viola Park

Problemi tecnici, i lavori della Fiorentina però possono andare avanti.

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Non uscirà oggi la sentenza del Tar in riferimento al ricorso presentato dall’associazione Italia Nostra sul nuovo centro sportivo della Fiorentina a Bagno a Ripoli, il Viola Park.

L’udienza per il ricorso presentato da Italia Nostra

L’udienza slitta infatti al 9 giugno a causa di problemi tecnici, ovvero (è stato spiegato poi) difficoltà di connessione che hanno impedito il regolare svolgimento dell’udienza. Per la Fiorentina dunque altri giorni di attesa anche se il club viola potrà comunque lavorare sull’impianto che – se la tabella di marcia verrà rispettata (e senza intoppi dal Tar) – dovrebbe essere completato tra poco di più di un anno.

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Viola Park a Bagno a Ripoli: il progetto

Si tratta di un’opera da 87 milioni che raggrupperà in un’area di circa 25 ettari tutte le squadre ovvero il settore giovanile, la Fiorentina femminile e naturalmente la prima squadra. Si tratta di un centro sportivo all’avanguardia – il presidente della Fiorentina Rocco Commisso lo ha definito il più bello d’Italia – che punta molto anche sull’ecosostenibilità.

Rocco Commisso per il Viola Park ed è fiducioso sul ricorso (con qualche rammarico)

Il patron viola, che ieri ha effettuato un sopralluogo nell’area, si è mostrato molto tranquillo dicendo di essere “nel giusto” e che quindi non ci saranno problemi per portare avanti il Viola Park. “Abbiamo l’ok di tutti – ha detto -. Dal Comune alla Regione che rappresentano i cittadini. Speriamo bene, altrimenti me ne torno a casa”. Commisso è stato chiaro: il centro sportivo è una necessità anche per far alzare i ricavi, così come ovviamente la questione stadio Artemio Franchi. “Anche se si farà – ha precisato – sarà concluso nel 2026 e non è detto che io sia ancora qui. Sarebbero sette anni da quando sono arrivato, mentre io volevo fare tutto in due anni”. Parole che fanno capire che un po’ di amarezza c’è, con Commisso che ha ricordato che nel settembre 2019 aveva presentato il progetto dell’architetto Marco Casamonti per la ristrutturazione del Franchi ma “non ce l’hanno lasciato fare”.

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