sabato, 14 Dicembre 2024
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Donne in rivolta tra arte e memoria

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Al convegno, introdotto da Gae Aulenti, partecipano nove studiose del livello di Eva Cantarella e Nadia Fusini. La relazione di chiusura è affidata a Francesco Orlando, che parlerà della Carmen, opera che sarà di scena la sera stessa del 30, diretta da Zubin Mehta con la regia di Carlos Saura. Monica Guerritore leggerà una scelta di testi classici della contro-scrittura femminile, selezionati da Ernestina Pellegrini.“Il convegno Donne in rivolta: tra arte e memoria è frutto di una inedita collaborazione con il Maggio Musicale Fiorentino” afferma Aldo Schiavone, direttore dell’Istituto Italiano di Scienze Umane. “ L’intenzione è di proporre al pubblico una riflessione non convenzionale sul nucleo tematico del programma di questa stagione. Voci diverse di donne, critiche esperte di testi letterari e teatrali, cui si unisce la voce di un grande teorico della letteratura, analizzeranno figure diverse di “donne contro” proposte dal mito, dalla letteratura, dal teatro. Ad altre figure di donne in rivolta darà voce una protagonista delle scene quale Monica Guerritore. Il SUM, impegnandosi nella costruzione di questo convegno, ha avvertito la responsabilità e al tempo stesso ha vissuto la soddisfazione, di dare un proprio contributo a una istituzione culturale di cui Firenze e l’Italia sono giustamente orgogliose. La collaborazione è nata quest’anno: auspichiamo che diventi una consuetudine.” Anche per Francesco Giambrone, Sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino, “l’importanza della nuova sinergia tra l’Istituto Italiano di Scienze Umane e il Maggio Musicale Fiorentino è testimoniata dall’alto profilo del convegno Donne in rivolta e dal valore di tutte le illustri studiose che vi interverranno per approfondire, in vari ambiti, il tema suggerito quest’anno dal Festival. Mi piace sottolineare il punto di contatto nel campo delle performing arts trovato dalle nostre due istituzioni e costituito dalla presenza di una grande attrice come Monica Guerritore che leggerà pagine letterarie ispirate a varie figure di “Donne contro”. L’auspicio è quello di una collaborazione che possa rinnovarsi nel futuro, portando a ulteriori momenti di riflessione e indagine intorno a problematiche che attengono a idee e valori condivisi”. Il convegnoDue giorni dedicati a figure di donne fondative della letteratura e della cultura, e fondative perchè in rivolta, come le Donne Contro a cui è dedicata la 71° edizione del Maggio Musicale Fiorentino: i lavori del convegno saranno infatti chiusi da una vera e propria lectio di Francesco Orlando sulla Carmen, nel giorno della prima dell’opera (mercoledì 30 aprile), diretta dal maestro Zubin Mehta al Teatro Comunale di Firenze. La lectio, dal titolo Se fuggi inseguo, se insegui fuggo offrirà una visione totalmente inedita dell’icona ribelle della bella sigaraia di Mérimée-Bizet: un approfondimento che andrà ad arricchire la grandiosa galleria di ritratti che Orlando ha saputo fare nel tempo tra letteratura, musica, teatro e psicoanalisi. Il convegno offre, attraverso il contributo della letteratura e di grandi studiose della letteratura una nuova occasione di riflessione e di analisi del rapporto tra i sessi, attraverso le grandi icone femminili della letteratura, del mito e del teatro. Interverranno: Eva Cantarella, Monica Centanni, Maria Grazia Profeti, Clara Mucci, Marisa Sestito, Sandra Teroni, Nadia Fusini, Daniela Brogi, Anna Maria Carpi.Dopo l’apertura dei lavori, affidati all’architetto Gae Aulenti, la prima figura ad essere affrontata sarà quella di Clitennestra, la moglie-omicida di Agamennone, che può sottrarsi alla subalternità del suo ruolo e alla violenza dell’organizzazione e dell’etica patriarcale, solo con l’uso di una violenza non meno brutale di quella maschile. “A distanza di millenni – dice Eva Cantarella – le moderne Clitennestre (come quelle di Dacia Maraini o di Valeria Parrella) impongono di domandarsi se e in quale misura le cose siano cambiate. Se la cultura occidentale richiede che, non solo nei rapporti fra generi, alla violenza si risponda con la violenza, occorre ripensare ai valori di questo mondo”.Saranno affrontate le figure di Antigone (“la vergine necrofila”, nella relazione di Monica Centanni), le montanare ribelli, virili e bellissime della tradizione letteraria spagnola (dal medioevo alla commedia seicentesca di Lope de Vega e Tirso de Molina), fino alla mostruosa Lady Macbeth. Altre figure emblematiche saranno quelle di Moll Flanders (la relazione di Marisa Sestito si interrogherà se ci sia sintesi oppure giustapposizione tra la trasgressività dell’esperienza di prostituta e ladra, e il successivo ravvedimento coronato da rispettabilità e ricchezza), e di Madame Bovary, il personaggio che segna una svolta capitale nel rappresentare la lacerazione femminile tra il sogno di una vita intensa e autentica nell’amore, e la realtà non solo di un ruolo asfittico nella vita coniugale, ma anche di un ruolo altrettanto codificato nelle relazioni adulterine. E poi Gertrude, la monaca di Monza di Alessandro Manzoni, espressione “sventurata” di azioni e discorsi sempre voluti da altri, Agathe, sorella di Ulrich – dell’Uomo senza qualità di Musil- contro la società del tempo e contro ogni realtà, e Anna Karenina, Hedda Gabler di Ibsen, Effi Briest di Theodore Fontane, tutte donne costrette alla ribellione da una fortissima e antagonistica struttura di idee e valori. Ad altre figure di donne in rivolta darà voce, nella mattina di mercoledì 30, la bravissima Monica Guerritore, che leggerà una serie di testi scelti da Ernestina Pellegrini. A “parlare” stavolta saranno le scrittrici in prima persona, le donne-contro, le donne in rivolta: autrici più o meno celebri – Virginia Woolf, Anne Sexton, Sylvia Plath, Maria Luisa Spaziani, Patrizia Valduga, Mariella Mehr, Alda Merini, Paola Masino, Djuna Barnes, Anna Maria Ortese, Helle Busacca – che si sono servite delle maschere dei grandi personaggi letterari e storici da Euridice a Giovanna d’Arco, per raccontare le cose dal loro punto di vista, un punto di vista “di genere”. Info: Istituto Italiano di Scienze Umane Tel. 055 2673300 E-mail: [email protected]

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