Due visite guidate agli ambienti dell’ex carcere duro e alla mostra “Panopticon” di Katharina Anna Loidl, vincitrice della Open Call per residenza d’artista internazionale di “Le Murate. Progetti Arte Contemporanea”. E' quanto organizzato da Mus.e per mercoledì 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria.
Il carcere duro
Il carcere duro, l’area di detenzione più severa del carcere otto-novecentesco, è stato interessato dal restauro che ha toccato l’intero complesso delle Murate tra gli anni 2004 e 2010. Nei luoghi che videro detenuti tra gli altri Carlo Ludovico Ragghianti, Carlo Levi e Gaetano Salvemini, ha lavorato l’artista Valeria Muledda ricreando, tramite un’installazione site specific, suggestioni sonore che suscitano un’esperienza immersiva ed emozionale.
la mostra
L’installazione ambientale dell’artista Katharina Anna Loidl, inaugurata il 14 gennaio scorso, è frutto della riflessione su uno spazio storicamente connotato come quello dell’ex carcere maschile e parte dal concetto di Panopticon: disegno ideale di carcere progettato nel 1791 dal filosofo e giurista Jeremy Bentham e struttura architettonica in cui a un unico sorvegliante viene permesso di osservare da una torre centrale tutti i detenuti senza che essi sappiano se in quel momento si trovano o meno sotto gli occhi della guardia carceraria.
Il termine “panopticon” affonda le proprie radici nella mitologia greca, in cui Argo Panoptes gigante dai cento occhi era considerato il guardiano per eccellenza. A queste suggestioni Katharina Loidl attinge per realizzare il proprio progetto installativo, che rievoca il concetto di osservazione, traslato in termini contemporanei.
le visite
Le visite al carcere duro e all’installazione artistica Panopticon sono previste h 15.30 e 18.30. Info e prenotazioni: tel. 055.2768224 – 055.2768558, mail [email protected].