venerdì, 19 Aprile 2024
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Bonus per chi paga con carta di credito e bancomat, come funziona

Primi dettagli sul piano cashless del governo, che potrebbe partire già alla fine del 2020. Allo studio un rimborso per chi userà la moneta elettronica, anche per i piccoli acquisti

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Muove i primi passi Italia cashless, il progetto del governo che prevede un bonus per chi paga con la carta di credito o il bancomat, che potrebbe partire entro la fine 2020: in pratica funziona come un disincentivo all’uso dei contanti, grazie a un piano di cashback che riconosce ai consumatori il rimborso di una parte di quanto speso con i pagamenti elettronici, prevedendo una cifra limite e un tetto minimo di operazioni per richiederlo.

Sul tema sta lavorando il premier Giuseppe Conte, dopo aver incontrato i big che gestiscono in Italia le transazioni elettroniche da Postepay a Intesa Sanpaolo fino a Satispay. Ecco quindi i primi dettagli su come funziona il bonus per chi paga con bancomat (le cosiddette carte di debito) e con le carte carte di credito.

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Piano cashless, da quando: già nel 2020?

Il piano per disincentivare l’uso dei contanti (e limitare così l’evasione fiscale) era stato inizialmente annunciato per il 2021, ma ora il governo sta accelerando e l’intenzione è quella di far scattare il cashback per chi paga con carta di credito e bancomat fin dal 1° dicembre 2020, mentre per i negozianti è in cantiere uno sconto sulle tasse con  un credito di imposta legato alle commissioni pagate per i Pos, detrazioni fiscali che varrebbero in modo retroattivo dal 1° luglio 2020. Sono queste le attuali ipotesi di lavoro.

Le misure in favore della moneta elettronica si legano a un’altra novità già entrata in vigore: il limite per il pagamento in contanti dal 1° luglio 2020 è calato da 3.000 a 2.000 euro (1.999 euro per l’esattezza), ma l’esecutivo sta pensando di portare questa asticella ancora più in basso dal 1° gennaio 2022, a 1.000 euro.

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Bonus per chi paga con carta di credito e bancomat, come funziona il piano cashback e come richiederlo

I tecnici stanno definendo i dettagli di come funzionerà il rimborso per chi salderà il conto con carte di credito e bancomat: l’idea è quella di un bonus del 10% di quanto speso da riconoscere sui pagamenti elettronici eseguiti fino a un totale di 3.000 euro l’anno (quindi in 12 mesi si riavranno indietro al massimo 300 euro), ma per richiederlo le spese dovranno essere documentate.

Oltre a questa soglia, si sta studiando un numero minimo di operazioni elettroniche per far scattare il rimborso, in modo che i cittadini siano incentivati nel pagare con carta di credito e bancomat anche durante lo shopping quotidiano, fatto di piccoli acquisti.

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Bonus e carta di credito: i prossimi passi per il 2020

In questa marcia del piano cashless 2020 ci sono però degli ostacoli: prima di tutto la rendicontazione dei pagamenti elettronici con le informazioni che dovranno arrivare dai gestori dei circuiti all’Agenzia delle Entrate per calcolare il cashback, il secondo scoglio è il via libera del Garante della Privacy, senza dimenticare il nulla osta della Corte dei Conti.

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