lunedì, 23 Dicembre 2024
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Matrimonio 2021, Dpcm 16 gennaio: regole e restrizioni anti-Covid

Quanti invitati possono partecipare a un matrimonio secondo il nuovo Dpcm del 16 gennaio, quali sono le regole e le restrizioni anti-Covid per ricevimento e feste di nozze. Le informazioni per chi si sposa

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Sono state moltissime le coppie costrette a spostare il proprio matrimonio dal 2020 al 2021 a causa delle restrizioni per l’emergenza Covid, ma cosa prevede il dpcm del 16 gennaio per nozze, ricevimenti e feste? Si possono fare i matrimoni e quali sono le regole, in chiesa e fuori?

Tra le tante cose andate a monte nell’annus horribilis del coronavirus ci sono anche tantissime unioni, rimandate per impossibilità di celebrarle durante il lockdown o per le regole che impedivano di organizzare il ricevimento dei propri sogni. Ma cosa è cambiato negli ultimi mesi e cosa cambierà con il nuovo dpcm?

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Tutte le regole del Dpcm del 16 gennaio 2021: quanti invitati al matrimonio in chiesa?

Ad oggi il matrimonio, sia civile in Comune sia religioso in chiesa, può essere fatto purché sia celebrato rispettando le regole anti contagio, quindi distanziamento obbligatorio, utilizzo di mascherina e igiene delle mani. E dunque quanti invitati possono esserci al matrimonio in base alla restrizioni Covid stabilite dal primo Dpcm del 2021? Anche per quanto riguarda le funzioni religiose, non esiste un numero fisso di persone, ma varia a seconda dei luoghi. Nel nuovo Dpcm del 16 gennaio sono state confermate le disposizioni degli ultimi decreti, secondo cui “le funzioni religiose con la partecipazione di persone si possono svolgere, purché nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo con le rispettive confessioni”.

Questo significa che il numero massimo di invitati alle nozze dipende dalla capienza dei luoghi dove il rito viene celebrato, perché a seconda della location scelta per il matrimonio – si potrebbe trattare di una piccola chiesa o di una basilica, della sala adibita alle unioni di un piccolo comune o di un ambiente di più grandi dimensioni o magari uno spazio esterno – cambia anche la quantità di persone che possono accedervi. Il numero di invitati alla celebrazione del matrimonio deve infatti garantire la distanza di sicurezza di almeno un metro tra le persone (che sale a uno e mezzo quando si entra ed esce dalla chiesa). E poi niente baci e abbracci.

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Ricevimento e festa di matrimonio nel 2021, cosa si può fare secondo il Dpcm

Il Dpcm del 16 gennaio 2021 ha confermato lo stop dei ricevimenti e di tutte le feste private che seguono il cerimonie civili o religiose, come anche matrimoni, battesimi e via dicendo. E questo vale sia all’aperto sia al chiuso. Dunque niente pranzi, nessun buffet e no ai party per amici e parenti. Inoltre bisogna tenere presente che fino al 15 febbraio sono in vigore le limitazioni agli spostamenti fuori regione.

Insomma, in parole povere, chi vuole può sposarsi ma dovrà dire addio (o quantomeno arrivederci) alla festa dei propri sogni per il matrimonio. Le regole attuali scadono il prossimo 5 marzo, ma con buona probabilità saranno prorogate fino a quando la situazione dei contagi e dei vaccini non migliorerà.

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Addio bonus matrimonio, niente sgravi per i neo sposi

E il bonus matrimonio? Dopo il lockdown si era fatto un gran parlare di questa misura, che prevedeva uno sgravio del 25% sulle spese sostenute per l’organizzazione del matrimonio, da portare in detrazione nella successiva dichiarazione dei redditi. Il cosiddetto Bonus matrimonio non è però rientrato nel Decreto Rilancio, quindi nessuna agevolazione è stata prevista per gli sposini che hanno deciso di convolare a nozze nel 2021. Non resterà che attendere. O accontentarsi di un matrimonio intimo, all’insegna della sobrietà.

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