Il 2023 si preannuncia come un anno dalle novità interessanti relative al gioco d’azzardo in Italia, Svezia e Ungheria. Nel nostro paese, per ora, si è partiti con una piccola modifica nella Legge di Bilancio presentata dal Governo Meloni ma potrebbero esserci degli emendamenti che rischiano di modificare un po’ il testo.
Italia
Aumentare le tasse su alcuni vizi degli italiani. Nei giorni scorsi, oltre a tassare le sigarette elettroniche, si era parlato di un incremento delle imposte anche nel settore dei casino online italiani. Al momento, nella bozza che è stata presentata alla stampa, non c’è traccia di questo aumento anche se potrebbero esserci degli emendamenti nel corso dell’iter legislativo.
Anche perché la coperta è corta e ognuno tira acqua al suo mulino. In ogni caso, però, una modifica che interessa il gioco d’azzardo c’è: nell’articolo 14 della Legge di Bilancio c’è la riduzione dell’aliquota agevolata al 5% per le mance dei camerieri, croupier compresi.
Una scelta apparentemente ottimale ma, in realtà, i lavoratori del settore sono sul piede di guerra. Infatti, secondi la sentenza n.1776 del 18 maggio 1976 della Sezione Lavoro della Suprema Corte di Cassazione la mancia avrebbe un ruolo di fonte secondaria per il reddito. Questo concetto è stato ribadito anche dalla legge Europea 2015. Art.7 in cui si dice espressamente che le mance non concorrono a formare il reddito.
Vedremo se il Parlamento sistemerà anche questa contraddizione che, sui forum e sui siti di settore, sta provocando diverse polemiche. In un periodo in cui tra rincari e perdita di posti di lavoro, un altro balzello potrebbe compromettere l’economia di intere famiglie che vivono grazie a questo settore.
Ungheria
Dal 2023 chi vorrà aprire nuovi casinò on line in Ungheria dovrà avere una licenza rilasciata dall’Autorità di Vigilanza sul Gioco. Una particolare differenza rispetto all’Italia è la possibilità di concedere licenze senza limiti a patto che non avranno operato in uno stato SEE, cioè Islanda, Liechtenstein e Norvegia.
Per quanto concerne il deposito, saranno accettati solo conti con carta di credito e bonifico oppure attraverso un punto vendita che si collega al sito.
Interessante è anche il lato economico: chi vorrà investire in Ungheria nel settore delle scommesse dovrà avere già esperienza nel settore gaming, un capitale minimo iniziale e registrare una società nel paese di Orban.
Svezia
La Svezia ricalca quello che all’inizio era il decreto dignità: contrastare la pubblicità del gioco d’azzardo. A parte la licenza per avere il software di gioco, nel paese Scandinavo viene rafforzato il divieto di pubblicità, anche per quelli senza licenza.
Rimangono inalterate le regole che ci sono per la navigazione con il traghetto tra Finlandia e Svezia e, inoltre, dal luglio 2023 chi avrà il permesso di gestire software di gioco non potrà rivenderli a chi non ha una licenza ufficiale svedese.
Oltre a ciò, comunque, ci sarà il divieto anche di produrlo, modificarlo o installarlo7adattarlo su qualche altra piattaforma senza, a conti fatti, l’ok del governo svedese.