Uomo, tra i 31 e i 50 anni, single. E solo. È questo il profilo di chi più spesso si rivolge a Charlie Telefono Amico, il numero verde (800.863.096) che offre ascolto gratuito e anonimo a chi vuol parlare di un problema di salute, affettivo, sociale, sessuale, di dipendenza. È stato presentato oggi al Teatro Lumière di Pisa il rapporto sociale 2013-2014. Ecco i dati emersi.
Un aiuto per chi si sente solo
I 30 operatori volontari di Charlie hanno riposto alle 2.650 telefonate arrivate nel corso del 2013. Più di 1.600, pari a oltre il 60%, sono state fatte da maschi. Di cosa parlano? Di solitudine, disagio fisico e sessuale, problemi sociali e affettivi.
In tanti si sentono soli: 1.080 persone, oltre il 40%, hanno chiamato per parlare dell'isolamento che sentono intorno a sé. Il 26% telefona invece per parlare di handicap fisico o mentale. “È emersa in modo drammaticamente potente la solitudine delle persone con un handicap fisico grave”, spiega lo psicologo e psicoterapeuta Giovanni Cioli, coordinatore di Charlie Telefono Amico.
Sesso, un'angoscia per molti maschi
Altro tema ricorrente: le problematiche sessuali. Che sembrano però riguardare più gli uomini. Molti di quelli che ne lamentano sono single, uomini celibi nel 90% dei casi, donne nubili solo nel 10%. “Le problematiche sessuali – aggiunge Cioli – sono un tema sostanzialmente assente nelle telefonate delle donne. Nelle chiamate degli uomini che ne parlano, invece, è sempre presente un senso di inadeguatezza rispetto allo status sociale e alla percezione della donna come fortemente esigente sul piano sessuale, economico e di successo in generale”.
Crisi, lavoro, separazione
Maschi e single sono anche il 65% di quelli che telefonano per parlare di problemi sociali, disoccupazione, povertà, affidamento dei figli. Percentuale che scende al 55,8% nei casi in cui si confessano problemi affettivi.
Anche i giovani telefonano
Diverse da tutte le altre le telefonate dei giovani, inferiori nel numero. “Com'era facile aspettarsi – spiega Cioli – dominano le questioni legate a emozioni e relazioni, in particolare nelle chiamate delle ragazze under 20. Ma emergono anche nuovi temi, come le molestie attraverso i social network e il cosiddetto 'cutting', l'autolesionismo, di cui i ragazzi parlano come un modo di darsi sollievo da un dolore emotivo insopportabile che per loro è difficile perfino descrivere. Per quanto riguarda i social network – conclude lo psicologo-psicoterapeuta – gli scontri e le 'guerre' su Facebook risultano tutt'altro che virtuali, perché hanno conseguenze pesanti sulla vita reale di un ragazzo: subire un insulto o peggio il dileggio sui social può rappresentare un grave problema per un giovane, fino ad arrivare al vero e proprio crollo della sua identità sociale”.
Charlie Telefono Amico è nato nel 1990 a Pontedera come centro di ascolto e informazione sui problemi legati all'abuso di sostanze stupefacenti e di alcool e alla diffusione dell'Aids. Nel corso del tempo si è poi aperto ai temi del disagio giovanile e non, diventando un punto di riferimento per le persone in difficoltà. Le attività di Charlie sono finanziate, gestite e promosse dalla Fondazione Charlie Onlus, di cui fanno parte Provincia di Pisa e Comune di Pontedera, Comune di Peccioli, Geo.For spa, Cerbaie spa, Asl 5 e Belvedere spa. Sostengono la Fondazione anche la Fondazione Pisa e la Regione Toscana.