Le truffe online sono in forte crescita e rappresentano ormai la parte più rilevante delle frodi in Italia. Solo negli ultimi due anni i danni economici sono passati da 114,4 milioni àdi euro nel 2022 a 181 milioni nel 2024: un aumento del 58%. Il salto più evidente è avvenuto tra 2023 e 2024, con ben 43,8 milioni di euro in più (+31,9%).
Numeri che mostrano chiaramente quanto il fenomeno sia in espansione e sempre più sofisticato. Le truffe arrivano via email, SMS, telefono o attraverso siti e annunci apparentemente affidabili, e possono colpire chiunque.
Vediamo, quindi, quali sono le 5 truffe più diffuse in Italia, come funzionano e quali segnali permettono di riconoscerle.
1 – Phishing bancario e smishing
Si tratta di una truffa che sfrutta email o SMS che sembrano provenire da enti ufficiali come banche, Poste Italiane, INPS o altre istituzioni. Il messaggio è costruito per spaventare o mettere fretta. Segnala, ad esempio, degli accessi sospetti al conto, dei pagamenti bloccati, delle credenziali scadute o dei conti da verificare.
All’interno è presente un link che porta a un sito falso, graficamente identico a quello reale, in cui viene chiesto di inserire dati sensibili. Una volta digitate queste informazioni, vengono inviate direttamente ai truffatori.
2 – Finti operatori di luce, gas, telefonia o tecnici del modem
Si tratta di una truffa che sfrutta telefonate o visite a domicilio di presunti operatori di aziende come Enel, Eni, TIM, Vodafone o altri gestori di servizi domestici. I truffatori si presentano come addetti all’assistenza o al controllo tecnico, spesso mostrando dei falsi tesserini o documenti che sembrano ufficiali.
Il loro obiettivo è ottenere dati personali e informazioni contrattuali. Al fine di convincere la vittima, utilizzano delle frasi che creano urgenza o preoccupazione. Parlano, ad esempio, di aumenti imminenti delle tariffe, di controlli obbligatori sulla linea o sul modem, del rischio di sospensione della fornitura o della necessità di aggiornare il contratto.
Una volta ottenuti i dati o la firma, possono attivare forniture non richieste oppure utilizzare le informazioni raccolte per successive frodi o furti di identità.
3 – Marketplace e finti annunci di vendita o affitto
Si tratta di una truffa che sfrutta piattaforme molto diffuse come Subito.it, Facebook Marketplace, Idealista o altri siti di annunci. I truffatori pubblicano offerte particolarmente convenienti per auto, case, smartphone, elettrodomestici o affitti temporanei, spesso a prezzi visibilmente più bassi rispetto alla media, proprio per attirare rapidamente l’attenzione.
Una volta stabilito il contatto con la vittima, chiedono di versare una caparra o un anticipo per “bloccare” l’offerta, sostenendo che ci sono molte altre persone interessate. Il pagamento viene richiesto tramite bonifico o PayPal nella modalità “amici e familiari”, che non prevede rimborsi in caso di truffa.
Una volta ricevuto il pagamento, il venditore sparisce: non consegna l’oggetto, non mostra l’immobile e interrompe ogni contatto. In molti casi, quello che aveva messo in vendita in realtà non esisteva fin dall’inizio.
4 – Truffe del finto corriere e pacco in giacenza
Si tratta di una truffa che arriva principalmente tramite SMS o email con segnalazioni di un pacco in giacenza o di una consegna non andata a buon fine. Il messaggio invita a cliccare su un link per confermare i dati, pagare una piccola somma o riprogrammare la spedizione.
Il collegamento conduce a un sito che replica in modo quasi identico le pagine ufficiali di Poste Italiane, Bartolini, SDA, Amazon o altri corrieri. Qui vengono richiesti dati della carta di pagamento o altre informazioni personali, che vengono poi inviati ai truffatori.
A questo punto, si può incorrere in addebiti non autorizzati o nella clonazione della carta.
5 – Truffe romantiche o “love scam”
Si tratta di truffe che si sviluppano sui social network o sulle app di dating. Il truffatore utilizza un profilo falso e instaura un rapporto affettivo con la vittima, anche per mesi.
Quando il legame è ormai consolidato, compaiono emergenze improvvise: problemi di salute, blocchi di conti all’estero, rientri in Italia impossibili per motivi burocratici, emergenze familiari. Il racconto è sempre accompagnato da una richiesta di denaro, presentata come temporanea, urgente e strettamente riservata.
Le identità più utilizzate in questi casi sono militari in missione, medici impegnati all’estero, lavoratori su navi o in zone di guerra. Una volta ricevuto il denaro, il truffatore scompare o continua a inventare nuove storie per ottenere ulteriori somme.
Difendersi al meglio con gli strumenti giusti
Conoscere le truffe è il primo passo per evitarle, ma per proteggere concretamente i propri dati è utile affiancare l’utilizzo di adeguati strumenti tecnologici. Tra questi, uno dei più affidabili è la VPN (Virtual Private Network).
Una rete privata virtuale crea un collegamento crittografato tra il dispositivo e la rete, rendendo il traffico dati illeggibile dall’esterno. È particolarmente efficace quando si utilizzano reti Wi-Fi pubbliche, si accede all’home banking o si svolgono attività come lo streaming e gli acquisti online.
Le offerte VPN del Cyber Monday permettono di accedere a questi servizi a costi ridotti, rendendo più accessibili tecnologie che normalmente richiedono un abbonamento. Oltre a proteggere la privacy, una VPN contribuisce anche a ridurre i rischi di intercettazione delle credenziali o di accessi non autorizzati ai propri account.
Se si sospetta di essere vittima di una truffa, è importante agire rapidamente rivolgendosi ai canali ufficiali:
- Polizia Postale, tramite denuncia in sede od online su commissariatodips.it
- Carabinieri o Questura, per segnalare frodi, truffe economiche o furto d’identità
- AGCOM o Antitrust, in caso di pratiche commerciali scorrette o attivazioni non richieste
- Banca o gestore della carta, per bloccare pagamenti sospetti e richiedere un eventuale rimborso
Nonostante le truffe online siano un fenomeno sempre più diffuso, adottando delle piccole accortezze è possibile proteggersi in modo efficace. Riconoscere i segnali, verificare sempre l’attendibilità di messaggi o richieste di dati e usare strumenti sicuri come le VPN permette di ridurre concretamente i rischi. La prevenzione è sempre la migliore forma di difesa.