Un “viaggio” nel nuovo Museo degli Innocenti, in attesa che riapra i battenti. Prende forma il museo che il prossimo 23 giugno tornerà ai fiorentini completamente rinnovato dopo 3 anni di lavori, con 1.456 metri quadri di percorso espositivo e 1.655 metri quadri di spazi per eventi temporanei e attività educative.
il patrimonio
Grazie a due nuovi ingressi aperti su piazza Santissima Annunziata e alla realizzazione di nuovi collegamenti verticali, il museo renderà pienamente fruibile il patrimonio artistico, monumentale e storico dell'Istituto e offrirà numerosi servizi alla città, come laboratori artistici per bambini e famiglie, mostre temporanee, un punto accoglienza per residenti e turisti che vogliono visitare la città, convegni e attività di formazione, un bookshop specializzato per bambini e ragazzi, e una caffetteria nel Verone quattrocentesco.
“Con il nuovo Museo degli Innocenti, l’Istituto vuole valorizzare il suo patrimonio culturale, raccontando in modo nuovo la storia dell'Istituzione e la vita quotidiana dei bambini e delle donne che qui sono vissute – ha spiegato Alessandra Maggi, presidente dell’istituto degli Innocenti – sarà un nuovo spazio aperto alla città, in sintonia con la tradizione di un'istituzione che da secoli è sinonimo di diritti e tutela per i bambini. Con il Museo degli Innocenti l’Istituto salvaguarda un patrimonio unico al mondo e rinnova la sfida di sempre: far crescere una cultura che guardi con più attenzione e cura alle nuove generazioni. Una sfida che chiama a raccolta il sostegno di tutta la società”.
il museo
L’Istituto degli Innocenti è stata la prima istituzione laica nel mondo a occuparsi in maniera esclusiva di assistenza ai bambini. L'immenso patrimonio conservato dal 1419, anno della fondazione dello Spedale, sarà valorizzato e adeguatamente sistemato così da offrire a Firenze un nuovo museo dedicato all’infanzia e alla sua storia.
Nel seminterrato un itinerario storico racconterà l'evoluzione degli Innocenti e dell'assistenza all'infanzia, dalla fondazione dell'ente fino ad oggi, anche attraverso la ricostruzione di circa cento biografie di bambine e bambini che questo luogo ha accolto nel corso di sei secoli, presentate attraverso supporti multimediali.
A differenza del percorso precedente il nuovo museo racconterà tutta la storia dell’istituzione dal ‘400 fino ad oggi, spiegando come l’antico Spedale, divenuto poi Brefotrofio, sia infine diventato un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale per l’infanzia e l’adolescenza. Nei cortili si svilupperà un percorso architettonico, per scoprire la storia della Fabbrica e gli interventi che nel tempo hanno adeguato gli spazi alle esigenze dell'accoglienza.
La galleria sopra il portico di facciata ospiterà l'ultima parte del percorso, dedicata alle opere più importanti e al Coretto di preghiera delle Balie. Il museo accoglierà circa ottanta opere, tra cui i capolavori di artisti come Luca e Andrea della Robbia, Sandro Botticelli, Domenico Ghirlandaio e Piero di Cosimo.