domenica, 23 Giugno 2024
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La Fiorentina chiude con una vittoria la stagione

Successo contro l’Atalanta che non lenisce i rimpianti per aver perduto la Conference League. Ultima gara di Italiano

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È stata l’ultima partita di Vincenzo Italiano alla Fiorentina. La conferma è arrivata, a fine gara, anche dal direttore sportivo Daniele Pradé. Con la vittoria (3-2) a Bergamo, contro l’Atalanta, si chiudono i tre anni del tecnico con i viola. Tre le finali (una di Coppa Italia e due di Conference League) perse e qualche rimpianto di troppo su giocatori richiesti e non arrivati. Il rapporto poi tra società e tifosi si è incrinato con gli ultrà che hanno chiesto chiarimenti direttamente alla proprietà ed il presidente Rocco Commisso che, invece, è tornato negli Stati Uniti. Martedì si dovrebbe tenere una conferenza stampa, col direttore generale Alessandro Ferrari, per chiarire il futuro viola. Squadra rivoluzionata a Bergamo con il giovane Martinelli tra i pali e spazio anche a Lopez e Castrovilli. La sensazione è che molti giocatori potrebbero andare via ed il nuovo allenatore, Palladino è sempre in pole position, dovrà cambiare molte cose in casa viola. Atalanta che aveva già festeggiato la conquista dell’Europa League e desiderosa di chiudere velocemente la stagione.

La partita

La Fiorentina vince e chiude la stagione con 60 punti, ad una sola lunghezza da quella settima piazza che sarebbe valsa un pass per la prossima Europa League. Ottavo posto in classifica, qualificazione alla Conference League e testa di serie nella prossima Coppa Italia. Decidono una doppietta di Belotti e il gol di Nico Gonzalez. Una vittoria che però non basta per cancellare la delusione per come sono andate le cose in finale di Conference League. Al 6’ si sblocca il risultato. C’è un cross di Castrovilli dalla sinistra per Belotti che si avventa sul pallone e di testa trafigge Carnesecchi. Al 12’ palla di De Ketelaere a favorire la corsa di Lookman che si invola verso Martinelli e lo batte con un pallonetto. È l’1-1. Al 19’ nuovo cross, dalla sinistra, di Biraghi con Nico Gonzalez che si coordina e con un tiro al volo di sinistro trafigge Carnesecchi. Viola nuovamente avanti per 2-1. Al 32’ Lookman gestisce il pallone sulla sinistra e attende l’arrivo di Scalvini che, dopo essere stato servito, si sistema la sfera sul destro e lascia partire un gran tiro da fuori area. Di nuovo parità. Proprio nel recupero del primo tempo sugli sviluppi di un corner battuto dalla destra, il pallone arriva a Beltran che calcia con forza verso la porta avversaria: il tiro diventa una sorta di passaggio per Belotti che, posizionato a due passi da Carnesecchi stoppa e insacca senza difficoltà. Nella ripresa succede poco. Da segnalare però, al 54’, una traversa di Pasalic.

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L’allenatore

Vincenzo Italiano chiude la sua avventura a Firenze. “Speravo di chiudere questa esperienza in altro modo, portando e regalando un trofeo a Firenze, me ne vado da persona diversa rispetto a quando sono arrivato. Sono stati tre anni splendidi, peccato per le finali, dispiace solo per quello, qui lascio dei rapporti fantastici. Me ne vado – spiega – perché quando non si riesce ad andare oltre ad un certo livello, la gente ti chiede sempre di più ed è giusto lasciare spazio a nuove idee e nuove persone che possano far crescere ulteriormente questo gruppo. Ci siamo posti degli obiettivi, tornare in Europa e correre forte in tutte le manifestazioni, credo che ci siamo riusciti. Siamo cresciuti tutti in modo esponenziale, dai calciatori alla società passando dal sottoscritto e dallo staff. Ho capito che a Firenze c’è tanto amore per la squadra ed alcune di queste me lo hanno fatto capire, altre mi hanno fatto male ma sono cresciuto. Gasperini mi ha detto che il nostro percorso, le finali raggiunte ed essere arrivati sempre in fondo a tutto, resterà nella storia viola anche senza un trofeo vinto. Da domani inizierò a programmare il mio futuro, come farà il direttore Pradè con grande amore e passione per questa maglia”.

Il direttore sportivo

È intervenuto, a fine gara, anche il direttore sportivo Daniele Pradé. “L’evento di mercoledì stata una cosa grande e ci dobbiamo scusare con i nostri tifosi, perché non l’avevamo ancora fatto. Ci hanno seguito fino ad Atene, sostenendoci fino alla fine. Vogliamo chiedere scusa a tutti, da parte della società. Anche noi non siamo stati lucidi in una situazione del genere. Io abbraccio a uno a uno i tifosi e mi scuso per non avergli portato un trofeo. Sono tre anni che siamo cresciuti insieme con Vincenzo. Oggi ci lasciamo a livello lavorativo, ma non a livello umano. Sono sicuro che se avessimo vinto la finale le cose sarebbero andate diversamente. Siamo una società molto ambiziosa, abbiamo un presidente molto forte, quindi vogliamo sempre migliorarci. Siamo consapevoli di aver fatto tante cose, così come quelle che abbiamo sbagliato. L’orgoglio è quello di essere andati sempre in campo per vincere. Non ho mai sentito l’allenatore e i giocatori partire sconfitti per una partita e questo per un dirigente è un orgoglio. Palladino – rivela Pradé – è stato contattato venerdì sera e noi la mattina avevamo parlato con Italiano. Sono mosse che dobbiamo fare. Oggi senza una figura centrale come Joe Barone, la responsabilità sul lato sportivo è la mia, quindi dobbiamo farci trovare pronti”.

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