Una Fiorentina che volta pagina. Si può ben dire che in questa sessione di mercato sia stata fatta una vera e propria rivoluzione che era iniziata in estate con gli addii di Milenkovic, Nico Gonzalez, Bonaventura e Castrovilli e che è stata completata con le cessioni, in prestito o a titolo definitivo, di Sottil al Milan, Kouamè all’Empoli, Valentini, appena arrivato e mandato subito al Verona, Biraghi, storico capitano, ora al Torino, Martinez Quarta al River Plate, Kayode al Brentford, Ikonè al Como, Christensen alla Salernitana.
Gli arrivi
Il mercato ha però portato a Firenze quattro italiani ed uno spagnolo ringiovanendo la rosa. Oltre a Folorunshoin arrivato dal Napoli, Raffaele Palladino avrà a disposizione Ndour, in arrivo dal Paris Saint Germain, Zaniolo dall’Atalanta e Fagioli dalla Juventus. L’unico non italiano è lo spagnolo Pablo Marì che prima giocava a Monza.
Alla fine il Napoli si è ritirato dalla corsa a Comuzzo che la Fiorentina aveva valutato 40 milioni. L’affare è saltato.
L’allenatore
Raffaele Palladino, prima di commentare il recupero Fiorentina-Inter che si terrà giovedì 6 febbraio alle 20,45 allo stadio Artemio Franchi, si è soffermato sul mercato appena concluso. “Abbiamo fatto cinque entrate e otte uscite, tutte fatte con la massima sintonia con la società. È stato fatto un lavoro per creare una Fiorentina sempre più forte. Sono molto soddisfatto del mercato che è stato fatto”. Un commento anche su Niccolò Zaniolo, tra i nuovi innesti. “Ho sentito un ragazzo motivato e felice. Ho avuto una piacevole sensazione su di lui – ha aggiunto – ed è una bella storia il fatto che sia tornato qui, dopo aver fatto tutto il settore giovanile”.