Peccato che le partite (certe volte) finiscono al 90°. Se fosse durata 84′, la Fiorentina sarebbe tornata a casa con uno storico punto. Sembrava essere una giornata storta per l’Inter, ancora ferita dalla batosta europea con il Barcellona. Tante le occasioni per i nerazzurri, mai sfruttate nonostante i nomi, quelli di Milito ed Eto’o, che compongono l’attacco interista.
Nel primo tempo la Fiorentina ha soprattutto sofferto gli affondi di Quaresma prima sulla destra (lo sa bene Gobbi) e poi a sinistra. I viola soffrono in difesa e il centrocampo sembra non rispondere bene. Solo Vargas e Jorgensen (entrato al 18′ al posto di Marchionni) spingono, ma manca la profondità ai viola.
Nella ripresa, dopo un inizio scoppiettante per la Fiorentina, al 5′ arriva il colpo di testa vincente di Samuel. L’arbitro sembra convalidarela rete, ma dopo un momento di riflessione annulla per fallo su Dainelli. L’inter cerca di affondare il colpo con Milito, ma l’argentino, solo davanti a Frey, si mangia clamorosamente il gol. Poi ci prova Lucio su calcio d’angolo: il colpo di testa esce di poco fuori. Mourinho inserisce Mancini e Thiago Motta. Prandelli sposta Comotto al centro della difesa e inserisce De Silvestri al posto di Dainelli. Poi l’occasionissima per i viola: Gilardino è da applausi al 35′, quando con una splendida giocata si libera di Samuel e Lucio (mica due difensori a caso) e di esterno beffa Julio Cesar, ma non il palo. Poi ancora Gilardino che in area viene atterrato, ma l’arbitro il rigore lo concede all’Inter, quando Comotto interviene su Milito. L’argentino trasforma in gol a cinque minuti dalla fine. San Siro esplode e nel finale l’Inter potrebbe raddoppiare con Eto’o, ma il camerunense si lascia imbambolare da Frey, bravissimo nel restare in piedi fino al tiro.