Prandelli lo aveva presagito alla vigilia: “Guai ad abbassare la guardia”. Ma la squadra vista oggi al Franchi è apparsa effettivamente stanca e non brillante dal punto di vista del gioco. Poteva capitare nonostante i cinque undicesimi lasciati fuori rispetto alla partita di coppa con il Debreceni. Napoli che fin da subito si è reso pericoloso con le incursioni di Maggio e Hamsik e con la velocità di Lavezzi.
Il tecnico di Orzinuovi si era affidato Jovetic e a Mutu; quest’ultimo a Bucarest sulla strada giusta per ritornare al top, lasciando a riposo Gilardino. Il rumeno non ha però brillato tantoché nella ripresa ha lasciato il posto al bomber biellese. Va detto che nel complesso è stato tutto l’organico a non pervenire. Eccezion fatta per Frey e Vargas. Il portiere numero uno al mondo ha più volte negato il gol all’attacco biancoceleste parando addirittura un rigore a Quagliarella. Il peruviano ha invece continuato a scodellare cross a raffica per l’attacco viola.
La Fiorentina deve ripartire appunto dalle cose belle viste al Franchi. Mercoledì si gioca nuovamente. Ad attendere i viola ci sarà un Genoa in piena crisi e voglioso di riscatto dopo il 3 a 3 che l’anno scorso, proprio contro la Fiorentina, gli tolse il possibile approdo in Champions League. In fondo, un incidente di percorso poteva capitare.