venerdì, 26 Aprile 2024
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Festa del grillo a Firenze: come nasce e perché si celebra alle Cascine

Un tempo si festeggiava con il corteo del Granduca, mentre gli innamorati trovavano qualche scusa per appartarsi. Legata al giorno dell'Ascensione, la Festa del grillo è un'antica tradizione popolare fiorentina

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Tra gli eventi tradizionali di Firenze, la festa del grillo è senza dubbio una delle usanze più originali. Per molto tempo, fino a tutti gli anni Novanta, nel giorno dell’Ascensione i piccoli insetti canterini hanno salutato la primavera, con il loro frinire, all’interno di tante piccole casette di legno, rappresentando un atteso regalo per molti bambini fiorentini, a seguito della classica uscita nel parco delle Cascine. Come spesso accade, la storia di questa celebrazione popolare ha lasciato poche testimonianze. Anche se un indizio molto antico scaturì dal caratteraccio di Michelangelo Buonarroti.

“Gabbie per grilli” sotto la cupola del Duomo

Così, probabilmente, la testimonianza più antica di gabbie e grilli dipende dall’opera di Giorgio Vasari, Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori, pubblicata per la prima volta nel 1550. Infatti, nella vita di Baccio d’Agnolo, Vasari racconta come questo artista riuscì a vincere il concorso bandito dall’Opera di Santa Maria del Fiore, per decorare la fascia ottagonale al disotto della cupola ma poté completare soltanto un lato. Michelangelo “stroncò” il progetto, «dicendo… che Baccio avesse fatto una gabbia da grilli».

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In seguito al pronunciamento del grande Michelangelo, polemiche e discussioni crebbero tanto da fermare i lavori. E ancora oggi, le bianche colonne di Baccio (o gabbie da grilli) adornano soltanto un lato dell’ottagono. Vasari non fa alcun riferimento alla festa del Grillo di Firenze, anche se la sua testimonianza pare allusiva di qualche tradizione simile.

Duomo Firenze Cupola gabbia per grilli

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Feste tradizionali di Firenze: l’Ascensione

In ogni caso, la Festa del grillo di Firenze fa parte di quelle manifestazioni popolari che accompagnavano numerose feste religiose cristiane. Infatti, i Vangeli di Luca, Marco e gli Atti degli Apostoli raccontano come Gesù Cristo, 40 giorni dopo la resurrezione pasquale, ascese al cielo dal Monte degli Olivi. Così, la festa dell’Ascensione commemora l’evento sacro. Gli artisti ritrassero l’episodio ad esempio in Santa Maria Novella con gli affreschi della Cappella degli Spagnoli, in San Miniato con la Pala di Agnolo Gaddi, fino al Trittico degli Uffizi, dipinto dal Mantegna.

I fiorentini tramandarono nella giornata significati antichi, collegati all’archetipo della rinascita primaverile, riconosciuti probabilmente nel ritorno dei grilli dopo l’inverno. Oggi, trascorsi i quaranta giorni dalla Pasqua, l’Ascensione viene celebrata a Firenze con un fiera organizzata alle Cascine la domenica successiva. Nel 2023 l’evento cadrà il 21 maggio.

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La Festa del grillo a Firenze: nell’Ottocento era anche per gli innamorati

Comunque, la Festa del Grillo emerge chiaramente a Firenze tra Settecento e Ottocento. Giuseppe Conti, nel suo libro della Firenze Vecchia, ricorda come i fiorentini, ricchi e poveri, raggiungessero le Cascine prima del sole. Era tradizione acquistare il grillo per i bambini dai grillai che urlavano «ho i’grillo canterino!». Quindi, poiché le Cascine erano ancora un podere coltivato e proprietà del Granduca, si comprava il latte appena munto. Altri vendevano il pranzo per chi non lo portava da casa. Piatto tipico era l’agnello con i piselli. Il corteo del Granduca invece dava spettacolo verso le quattro del pomeriggio, dirigendosi verso la Palazzina Reale delle Cascine o Casino, oggi sede della Facoltà di Agraria. Lì la Festa del Grillo di Firenze durava fino a notte tarda. Mentre i grilli finivano a cantare in gabbia, fuori dalle finestre della città.

Da metà Ottocento, la Festa del Grillo divenne sempre più anche una festa degli innamorati che si appartavano con la scusa di cercare il grillo. E quando l’intenzione era seria, i giovani fiorentini donavano la gabbia con l’animaletto alla propria amata. Se il grillo sopravviveva fino al giorno di San Lorenzo, l’auspicio era buono. Augusto Novelli ha sviluppato la sua commedia dell’equivoco, L’Ascensione, seguendo una gabbia del grillo che finisce sbadatamente sempre alle persone sbagliate.

La Festa del Grillo di Firenze, nel Novecento e oggi

Come altre feste tradizionali di Firenze, la Festa del grillo ha seguito i mutamenti sociali, cambiando forma e significato. Così, nel corso del Novecento, l’Ascensione fiorentina o Pasqua delle Rose, è tornata una festa dei bambini. Infine nel 1999, una nuova sensibilità verso il benessere degli animali ha portato il Comune di Firenze ad abbandonare la vendita dei grilli veri, sostituiti da versioni giocattolo e canti elettronici. In questo modo il grillo è rimasto in gabbia soltanto in romanzi, poesie, commedie e filmati in bianco e nero. Mentre le Cascine continuano a festeggiare in un fine settimana di fiera.

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