sabato, 3 Maggio 2025
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Quando a Firenze c’era il re

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Oggi sarebbe una Firenze diversa se alla fine del 1864 le cose fossero andate in un altro modo. Centocinquanta anni fa (erano i primi mesi del 1865) Firenze diventava ufficialmente la capitale del Regno d’Italia. E oggi, a distanza di un secolo e mezzo, si celebra quel momento storico.

cosa è cambiato

Un momento che ha cambiato la geografia e gli equilibri politici del bel paese per un lustro, ma che ha soprattutto cambiato definitivamente l’aspetto di una parte importante della città. Sarebbe potuta essere una città per certi aspetti molto diversa se nel protocollo della convenzione firmata a Parigi il 15 settembre 1864 non ci fosse stato scritto a chiare lettere che la Francia avrebbe messo fine all’occupazione di Roma (cominciata nel 1849), ma che la capitale del regno si sarebbe dovuta spostare da Torino. Il nome della città del giglio fu fatto fin da subito, ma era altrettanto chiaro che sarebbe stato un trasferimento temporaneo, ovvero che Firenze sarebbe stata una capitale a scadenza.

giuseppe poggi

Per quella capitale “a tempo determinato”, però, furono pensati molti “aggiustamenti” che avrebbero dovuto dare alla città un aspetto (e una funzionalità) pari ad altre capitali europee. È per questo che, al netto dei principali attori di quella stagione politica, il protagonista assoluto del periodo fu Giuseppe Poggi, architetto incaricato di rivoluzionare in toto la viabilità fiorentina e l’assetto di alcuni quartieri. Il 7 febbraio 1865, su La Nazione, si legge del cambiamento “indispensabile per le mutate condizioni della nostra città. Firenze (deve) far lungo cammino prima d’agguagliare taluna (altre città) in ciò che attiene alla capacità di soddisfare ai bisogni del viver moderno”, ed è con questo impeto che la rivoluzione urbanistica viene pianificata nei dettagli.

Via le mura trecentesche progettate da Arnolfo di Cambio, spazio a viali alberati larghi quaranta metri (pensati sulla falsariga dei boulevard parigini), benvenute piazze dove far confluire il traffico di carrozze e pedoni in arrivo dai quattro angoli della città. E poi via libera al proseguimento del viale di circumvallazione che, inerpicandosi su per la collina di San Miniato, è andato a creare la terrazza panoramica del piazzale Michelangelo, scorcio privilegiato sui monumenti del centro. Ma non è tutto, perché la svolta funzionale non era l’unico dettaglio a stare a cuore ai “rottamatori” della seconda metà dell’Ottocento.

il cuore di Firenze

Un altro pezzo molto importante della rivoluzione urbanistica riguarda il cuore vero di Firenze, quella che oggi si chiama piazza della Repubblica (all’epoca piazza Vittorio Emanuele) e che un tempo era il ghetto ebraico della città. Un dedalo di vie e viuzze strette, palazzi medievali, una chiesa e uno slargo occupato da banchi e barrocci dove si svolgeva il mercato e dove sorgeva, oltre alla colonna dell’abbondanza (unica superstite di tutta la piazza), la loggia del pesce progettata dal Vasari su commissione di Cosimo I nel 1567, quando i pescivendoli furono fatti spostare dal lungarno degli Archibusieri (dove stava nascendo il loggiato che avrebbe sostenuto il Corridoio Vasariano) alla piazza.

Dell’antico ghetto oggi non rimane più niente, spianato da una piazza dallo scarso allure ottocentesco che, come molti fiorentini avranno ben presente, recita in cima all’arco che la collega a via Strozzi: “L’antico centro della città da secolare squallore a nuova vita restituito”. Palazzo Vecchio divenne la sede della camera dei deputati e del ministero degli Esteri, il ministero dell’Interno prese casa a Palazzo Medici Riccardi, mentre parte del convento di Santa Maria Novella divenne sede della corte di Cassazione. Piano piano tutti i ministeri si trasferirono sulle rive dell’Arno, e per cinque anni dalla città del giglio vennero prese decisioni, varate leggi, annunciate la guerra e la pace, organizzate cerimonie solenni (come quella in onore di Dante nel maggio del 1865, in occasione della quale viene collocata la statua dedicata al poeta in piazza Santa Croce).

da Firenze a Roma

Fino a quando, il 1° luglio 1871, Firenze “cessa di essere ufficialmente capitale” e gli uffici, i dirigenti, i ministri e tutta la macchina politica del regno si spostano definitivamente a Roma. Firenze non fu nient’altro che una parentesi nel tragitto dell’Italia unita. Una parentesi bellissima e cruciale, ma nient’altro che una parentesi.

Mucche in piazza della Repubblica, venerdì è ”Un giorno da allevatore”

Mucche in piazza della Repubblica? Niente di cui preoccuparsi, non c'è stata nessuna fuga dalle stalle della campagna. Anche Firenze partecipa infatti alla più grande operazione di mungitura pubblica mai realizzata in Italia, in programma venerdì 6 febbraio e organizzata da Coldiretti Toscana e Associazione Italiana Allevatori per sostenere gli allevatori toscani.

Un bicchiere di latte “alla spina”

Una delle piazze più belle del centro storico si trasformerà così in una maxi stalla con delle belle mucche a disposizione di fiorentini e turisti per prove di mungitura “espressa”, degustazioni di latte appena munto e dimostrazioni di caseificazione, in modo da far conoscere il lavoro portato avanti ogni giorno dagli allevatori.

Firenze sarà solo una delle tante città italiane che prenderanno parte all'iniziativa. Altre stalle saranno allestite a Roma, Milano, Torino, Udine, Bologna, Napoli, Bari, Cosenza, Palermo e anche a Venezia, dove la stalla sarà galleggiante nel molo di Piazza San Marco.

Concerti, Jovanotti raddoppia a Firenze

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Chi non ha fatto in tempo ad accaparrarsi un biglietto, non deve disperarsi: c’è una nuova possibilità per assistere a “Lorenzo negli stadi”, il nuovo tour di Jovanotti.

doppia data

Dopo il tutto esaurito per sabato 4, si aggiunge un nuovo appuntamento per domenica 5 luglio. Raddoppiano dunque all’Artemio Franchi le date di “Lorenzo negli stadi”. La prevendita per la seconda serata sarà aperta da giovedì 5 febbraio.

biglietti

Dopo il trionfo live dell'estate 2013, Jovanotti torna quindi con due serate fiorentine allo stadio Franchi. Per informazioni e biglietti: www.ticketone.it.

Incendi sui treni, identificato un uomo grazie alle telecamere

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Erano pochi gli elementi in mano alla Polizia Ferroviaria per identificare l’autore dei tre incendi sulla linea Livorno-Grosseto avvenuti il 21, 22 e 25 gennaio scorsi, che avevano causato la soppressione dei treni regionali e i conseguenti, gravi disagi per i viaggiatori, oltre ai danni per le Ferrovie.

le telecamere

Le immagini delle telecamere a bordo dei treni – subito estrapolate dagli agenti – mostravano “un uomo di mezz’età, dall’aspetto trasandato, la barba brizzolata incolta ed il naso aquilino, con un cappellino di lana bianca ed un giubbotto scuro”, viene spiegato. Sia per l’episodio del 21 che per quello del 25 (per quello del 22 non sono disponibili immagini) il modus operandi è stato il medesimo: il piromane posizionava dei fogli di giornale sul sedile del treno a cui veniva dato fuoco tramite una sigaretta o un accendino, si accertava che le fiamme avessero preso ben bene per poi precipitarsi a scendere alla prima fermata utile.

le ipotesi

Il confronto della fisonomia dell’uomo con quanto disponibile negli archivi di polizia ha profilato due ipotesi, una che portava addirittura a una pista d’Oltralpe, rivelatesi poi infondata. Grazie alla collaborazione del Commissariato di Cecina (Li), ieri il personale della Polfer di Campiglia Marittima (Li), nel giro di dodici giorni dal primo episodio, ha identificato il presunto piromane in un 55enne italiano. L’uomo, che vive a Cecina, ha già precedenti di danneggiamento e atti di vandalismo – incendio di cassonetti della spazzatura – ed è in cura per problemi psichici al Centro di Igiene Mentale della Asl di Cecina, più volte sottoposto a trattamenti sanitari obbligatori.

L’uomo è stato deferito all’autorità giudiziaria per i reati di danneggiamento a seguito d’incendio, interruzione di pubblico servizio e attentato alla sicurezza ferroviaria, il tutto con l’aggravante della continuazione.

Coppa Italia, stasera i viola in campo a Roma. Ecco Salah

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Tra campo e mercato. Sono giorni “caldi” per la Fiorentina, che questa sera sarà impegnata all’Olimpico nei quarti di finale di Coppa Italia contro la Roma (gara secca, ore 20,45 in diretta su Rai 1). Una partita importantissima, che arriva a pochi giorni di distanza dalla sfida di campionato tra viola e giallorossi, terminata 1-1 al Franchi.

dentro o fuori

Ma questa sera sarà una storia diversa: una gara “secca” da dentro o fuori, per accedere alle semifinali della competizione (chi passa trova la Juventus, già qualificata). E se l’attenzione del mondo del calcio può tornare dunque sul campo, fino a ieri – ultimo giorno utile per i trasferimenti invernali – era tutta puntata sul mercato.

benvenuto salah…

A Firenze, come atteso, arriva Salah dal Chelsea: “ACF Fiorentina comunica di aver acquisito, a titolo temporaneo, i diritti alle prestazioni sportive del calciatore Mohamed Salah dal Chelsea FC. Salah, nato a Basion (Egitto) il 15 giugno 1992, ha inoltre indossato 35 volte la maglia della Nazionale del suo paese realizzando 20 reti. L'accordo con il calciatore egiziano è di prestito fino al 30 giugno 2015 con possibilità di estensione per la stagione 2015 -2016 e successivamente  possibilità di esercitare il diritto di opzione per acquisizione definitiva‎”, spiega la Fiorentina sul suo sito ufficiale.

…e addio cuadrado

Spazio anche ai saluti per Cuadrado, che fa il percorso inverso rispetto a Salah (da Firenze a Londra): “ACF Fiorentina comunica di aver ceduto a titolo definitivo i diritti alle prestazioni sportive del calciatore Juan Guillermo Cuadrado al Chelsea FC. La Società viola fa un grande in bocca al lupo al calciatore colombiano per la sua nuova avventura e augura a Juan le migliori soddisfazioni a livello umano e professionale”, si legge sempre sul sito della Fiorentina.

Ora, dopo il triplice fischio del calciomercato, la parola può tornare al campo. Già da questa sera.

L’osteria dove si paga con bitcoin

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Antipasto, primo, un bicchiere di buon vino, dolce e caffè  a due passi dal Duomo: 18 centesimi della criptovaluta, almeno stando al cambio attuale. A Firenze esiste la prima osteria della Toscana, una delle poche in Italia, ad accettare pagamenti con bitcoin, la cosiddetta moneta virtuale.

Bitcoin, come funziona

Si tratta di una banconota elettronica (letteralmente “moneta di bit”) nata in Giappone nel 2009 da un fantomatico ideatore, Satoshi Nakamoto, e diventata ora un fenomeno mondiale. Non serve né un portafoglio, né un salvadanaio. Non ha odore, colore e non si può falsificare.

Tutto si basa su internet e su un codice criptato. A controllare gli scambi non è una banca centrale, ma il possesso viene registrato dalla rete globale di tutti i computer entrati nel mondo di bitcoin, anche il pc del singolo utente. In gergo, peer-to-peer.

Dove pagare con bitcoin in Italia (e in Toscana)

Nel nord Italia esistono palestre che accettano pagamenti all digital, nel modenese c’è una pompa di benzina dove fare rifornimento con il gettone matematico, Pisa ha il secondo bancomat italiano bitcoin dove convertire euro fruscianti in monete virtuali, da spendere negli esercizi e dai professionisti che li accettano.

In Toscana sono una ventina le attività che mettono a disposizione bitpay, la metà si trova a Firenze. La maggior parte sono legate alle nuove tecnologie (stampa 3d, informatica, consulenze), ma tra loro c’è anche chi al mouse preferisce le pentole.

Dove pagare con bitcoin a Firenze, in Toscana e in Italia

L'osteria dove pagare con la moneta virtuale

“Me ne ha parlato un amico – racconta Manuel, socio dell’osteria dell’olio, nel pieno centro di Firenze – abbiamo introdotto bitcoin da metà estate, vedo qualche pagamento in più ogni volta – dice – nei primi mesi ne abbiamo registrati una decina. C’è curiosità da parte dei clienti”.

Se le informazioni che stanno dietro alla valuta sono complesse (criptografia e un codice generato solo da macchine con un’altissima potenza di calcolo), il funzionamento è semplice anche per chi non mastica di informatica.

Come pagare e guadagnare bitcoin

Basta scaricare un programma sul computer e farsi un proprio portafoglio digitale, ottenendo un indirizzo da cui inviare o ricevere il gruzzolo virtuale. È possibile cambiare euro in bitcoin o ottenerli vendendo servizi e oggetti nella criptovaluta.

“I bitcoin vanno direttamente dal cliente a me – spiega Manuel dell’osteria dell’olio –  poi io posso convertirli in euro”. A sorpresa sono soprattutto gli italiani a pagare il conto del ristorante con i bit. “Per lo più tra i 25 e i 35 anni”, spiegano da dietro il bancone.

Consigli per l'uso

È bene ricordare però che la moneta del web è molto volatile, soggetta a bruschi cambiamenti di valore rispetto alle tradizionali valute (a questo indirizzo si trova ad esemepio un convertitore euro-bitcoin). Altro fatto da non prendere sotto gamba: bitcoin è riconosciuto ufficialmente negli Usa e in Germania, da noi non esiste ancora una legislazione ad hoc.

Se accettate il rischio e volete provare a pagare (o accettare) la criptomoneta, Coinmap è una mappa aggiornata in tempo reale grazie alla quale trovare tutti i negozi dove pagare con bitcoin, a Firenze, in Toscana, in Italia e nel mondo.

Arrestato per maltrattamenti alla compagna incinta di 5 mesi

Un 23enne peruviano, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato dai carabinieri in flagranza di reato per maltrattamenti in famiglia.

Tutto è cominciato nel primo pomeriggio di ieri, quando i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Firenze – dopo la segnalazione arrivata alla Centrale Operativa in merito a una violenta lite fra un uomo e una donna – sono intervenuti nella zona di Rifredi, dove una donna, sporgendosi dal balcone di casa, gridava e chiedeva aiuto.

liti con il compagno

Sul posto, i militari hanno appreso che la donna da tempo aveva delle liti con il compagno e che quest’ultimo, nell’ultimo periodo, avrebbe avuto atteggiamenti aggressivi e minacciosi nei suoi confronti. Dagli accertamenti effettuati, i carabinieri hanno appreso che l’uomo ieri avrebbe percosso la donna strappandole i capelli e impedendole di uscire di casa e di usare il telefono. Già da diverso tempo, poi, il 23enne avrebbe maltrattato verbalmente la donna, al quinto mese di gravidanza.
 

arresti domiciliari

Dopo l’arresto, l’uomo è stato accompagnato nella casa dei genitori, in regime di arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Firenze Capitale, via alle celebrazioni

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Era la sera del 3 febbraio del 1865 quando il re Vittorio Emanuele II faceva il suo ingresso a Firenze, appena proclamata capitale del Regno d'Italia. Domani, a un secolo e mezzo esatto di distanza, si aprono le celebrazioni per il 150° anniversario di Firenze Capitale.

Servillo e Manfredi ad aprire le celebrazioni

Alle 11.30 verrà ricordato l'arrivo del Re d'Italia in una Firenze che quel giorno venne illuminata a festa per accogliere una folla di senatori, deputati, autorità civili, militari e comuni cittadini arrivati da ogni parte del giovane Regno.

Due gli ospiti d’eccezione: l’attore Toni Servillo, che leggerà alcuni brani, e lo scrittore e archeologo Valerio Massimo Manfredi, moderatore dell’incontro. A dare il via alla cerimonia sarà l'Inno nazionale eseguito dagli allievi del Conservatorio di Musica L. Cherubini. A seguire, interverranno il sindaco Nardella, il vicesindaco di Torino Elide Tisi, la vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi e il presidente del Comitato promotore Firenze Capitale Eugenio Giani. Il programma prevede anche un intermezzo a cura degli studenti del laboratorio teatrale La Stanza dell’Attore del liceo classico Michelangiolo. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Tante le iniziative in programma da domani per ricordare quei cinque anni, fino al 1870, in cui Firenze fu capitale. Al momento sono 62 gli eventi in un calendario in continuo aggiornamento.

 

Neve e pioggia, una settimana di ”vero” inverno in Toscana

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Pioggia e neve, una settimana di “vero” inverno in Toscana. “Una circolazione invernale – spiega il Lamma – ci accompagnerà per tutta questa settimana e probabilmente per l'inizio della prossima”. Circolazione invernale che porterà anche la neve.

“Tra la tarda sera di oggi e le prime ore di domani, martedì, possibili deboli nevicate fin sui fondovalle del centro nord”, preannuncia il Lamma, aggiungendo poi che “nella mattina di domani, martedì, quota neve in graduale rialzo fino a 400-500 m e piogge in particolare sul NO”.

martedì

Queste le previsioni nel dettaglio: domani, martedì 3 febbraio – è atteso un cielo “molto nuvoloso o coperto. In mattinata precipitazioni, nevose oltre i 200-400 metri sul nord-ovest (inizialmente localmente fino in pianura sulle zone settentrionali). Dal pomeriggio, e soprattutto sera, ulteriore peggioramento con precipitazioni, nevose sulle zone centro-meridionali oltre i 500-800 metri e su quelle settentrionali oltre 400-600 metri”.

mercoledì

Mercoledì 4 sulla Toscana è previsto un tempo “molto nuvoloso con precipitazioni più frequenti ed abbondanti sulle zone settentrionali. Nevicate in Appennino oltre i 500-800 metri (localmente fino al fondovalle sull'alta Lunigiana), fino a quote più basse sui versanti orientali, sull'Amiata oltre 800-1000 metri”.

Mai così a Sud: dall’università di Siena all’83° parallelo

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È il punto più a sud mai toccato dalla spedizione italiana in Antartide e a raggiungerlo è stato un ricercatore dell'Università di Siena, il professor Franco Talarico. A bordo del Twin Otter, un aereo leggero a disposizione della spedizione, giovedì scorso l'Italia ha superato l'83° parallelo Sud.

mille chilometri in volo sui ghiacci

Partendo dalla Base italiana in Antartide “Mario Zucchelli”, il team di ricercatori, di cui fanno parte anche il dottor Franco Ricci, capo spedizione della 30° spedizione del Programma Nazionale in Antartide e la guida Francesco Canale, ha sorvolato l'Antartide verso sud fino a raggiungere le coordinate di 83°40', a oltre mille chilometri di distanza dalla Base Mario Zucchelli da dove venivano coordinate le operazioni. L'obiettivo della missione era quello di raccogliere informazioni sulla geologia e geomorfologia attraverso riprese video e fotografiche ad alta risoluzione.

“La logistica dell'evento – raccontano Talarico e Ricci – è stata coordinata continuamente dalla Sala Operativa di MZS e seguita costantemente da tutto il personale della Base. Si è trattato di un evento particolarmente importante per gli studi sulle rocce più antiche delle Montagne Transantartiche e per il superamento delle particolari difficoltà ambientali tipiche del continente”.