lunedì, 14 Luglio 2025
Home Blog Pagina 1088

Cinema Universale, (quasi) pronti per il ciak

0

È previsto per il 13 ottobre il primo ciack del film che avrà come protagonista lo storico cinema Universale di Firenze. Dopo la buona riuscita della raccolta fondi tramite la campagna di crowdfunding, mancano solo pochi dettagli perché questo progetto possa concretizzarsi. Location e comparse. Poi sarà tutto pronto per le riprese del film del regista Federico Micali.

La cucina di casa Nencioni

Una cucina in cui far pranzare il protagonista. Questa la location che ancora manca all'appello. Per essere adatta alle riprese, la cucina, deve avere una caratteristica su tutte: arredamento anni '70/'80, che nell'immaginario comune corrisponde alla tipica cucina delle nonne. Oltre a questa, mancano anche una camera e un soggiorno: anche in questo caso è necessario che i locali abbiano mobili e arredamento tipici dell'epoca. Per coloro che accetteranno di aprire le porte di casa propria per le riprese, rendendo così protagoniste le proprie abitazioni di un film, sono previsti dei rimborsi.

Casting per comparse

Oltre alle location mancano ancora all'appello delle comparse. Per la precisione, servono persone che possano riempire il cinema Universale. Per poter far parte del pubblico dello storico cinema fiorentino, è necessario presentarsi al casting che si terrà sabato 27 settembre presso gli uffici che si trovano nel vicolo Santa Maria Maggiore. Inoltre, il regista cerca ancora un ragazzino tra gli 11 e i 13 anni alto un metro e 45 e con gli occhi chiari.

Il cinema universale non sarà in via pisana

Le scene del film che avranno come sfondo proprio il cinema Universale, non verranno però girate in via Pisana, proprio dove si trovano i locali del vecchio cinema. Qui ci sono i lavori in corso che porteranno alla realizzazione di appartamenti, per cui in nessun modo sarà possibile girare alcuna scena. Gli ambienti dell'Universale verranno riprodotti in un vecchio cinema dell'hinterland fiorentino (mentre alcuni ciak si svolgeranno in Oltrarno, anche in alcuni interni del quartiere). Presto sapremo con precisione il luogo esatto che al momento il regista si riserva di rivelare.

advc

0

s

Facce da schermo cercasi, ai Gigli

0

Volti televisivi cercasi ai Gigli. Agon Channel fa tappa al centro commerciale fiorentino per il suo casting in programma dalle 11 alle 16 di domani. Attori e attrici, conduttori, comici, modelle, reporter o bodyguard. C’è spazio per tutti, basta avere un talento. Oppure dei piedi buoni: si cercano infatti anche calciatori per un reality.

La tv “low cost”

Agon Channel è il nuovo canale nazionale del digitale terrestre che inizierà la programmazione sul canale 33 nei prossimi mesi, pare entro novembre.

Un canale unico nel suo genere che rischia di fare da apripista a esperienze simili: per abbattere i costi viene infatti prodotto e messo in onda dall’Albania, dove il suo omologo locale trasmette con successo già da più di un anno. È, in pratica, il primo caso di delocalizzazione nel mercato dei media. Lo spirito – e la proprietà – rimangono però spiccatamente italiani.

Tour a caccia di stelle

Quella di Firenze sarà l’ultima delle 11 tappe del casting organizzate su e giù per lo Stivale che dal 4 settembre scorso hanno già permesso di “provinare” più di 6mila candidati.

Artisti e facce adatte al piccolo schermo ma non solo. Si cercano infatti anche calciatori pronti a volare per Londra e a militare nel Leyton Orient Football Club, squadra della terza serie inglese di proprietà di Francesco Becchetti, patron di Agon Channel, che presto sarà protagonista di un reality sul calcio.

Maltempo, danni irreparabili all’Orto botanico

Alberi secolari sradicati e persi per sempre, rami spezzati, vetri delle serre in frantumi, intere collezioni di piante rovinate dalla caduta dei rami stessi.

È ancora difficile fare una stima precisa di quelli che sono stati i danni subiti dall'Orto botanico dell'Università di Firenze in seguito al passaggio della devastante tromba d'aria che venerdì 19 settembre scorso si è abbattuta sulla città. Lo scenario è desolante. E i danni davvero ingenti:  ne vanno messi in conto almeno 500mila euro. Senza contare che per rimettere in sesto il delicato ecosistema ci vorrà del tempo: l'Orto botanico resterà chiuso al pubblico per almeno 3 mesi.

Danni irreparabili e orto chiuso al pubblico

I tecnici si sono subito messi a lavoro, non appena passata la tromba d'aria. Una volta capito che nessuno si era fatto male, il pensiero è andato alle storiche piante di uno dei più antichi orti botanici del mondo. I passanti osservavano increduli quel triste scenario, quasi commossi per il fatto di aver perso piante che appartenevano da secoli allo storico giardino di Firenze. “L'orto botanico ospita esemplari di valore, anche storico, molti dei quali colpiti in modo irreparabile – spiega il professor Guido Chelazzi, responsabile del Museo di storia naturale di Firenze – molte serre storiche sono state profondamente danneggiate. Una parte del patrimonio non potrà essere recuperata“.

Almeno 4 gli alberi totalmente perduti tra le piante che hanno segnato la storia del capoluogo toscano. Oltre alla perdita dei vari esemplari, resta anche da capire a quanto ammontino i danni in termini pecuniari: “Lo scopo primario è mettere in sicurezza il giardino e riaprirlo il prima possibile, anche se ci vorranno almeno 3 mesi” – conclude il professor Chelazzi – “i danni non saranno inferiori a 500mila euro, anche se per una stima precisa dobbiamo ancora attendere”. Presenti nel corso del sopralluogo al “Giardino dei semplici” anche Cristina Giachi, vicesindaco di Firenze, e Sara Nocentini, assessore regionale alla cultura.

Fenomeno climatico senza precedenti

A spiegare le dinamiche che hanno portato il formarsi della tromba d'aria che si sia abbattuta su Firenze è il professor Giampiero Murrachi, climatologo dell'Università di Firenze e direttore dell'istituto di biometeorologia del CNR: “Se ci sono alberi che hanno 200 o 300 anni e che sono caduti proprio in questa occasione, significa che in 3 secoli di storia mai si era verificato un fenomeno di questa portata. L'aumento della temperatura dell'oceano Atlantico, porta alla formazione di veri e propri ammassi di energia e cumuli di vapore acqueo che poi portano conseguenze devastanti come quella in questione. Questo fenomeno – prosegue il professor Murrachi – è stato caratterizzato da 3 componenti che unite insieme hanno portato ai tristi risultati noti: una componente dinamica, costituita dalla tromba d'aria, una dalla ingente quantità di pioggia caduta in pochissimo tempo e, infine, il formarsi della grandine“.

Secondo gli esperti quindi, si è trattato di un fenomeno senza precedenti, almeno per Firenze. “Purtroppo questi fenomeni d'ora in poi potranno accadere sempre più frequentemente – ha concluso il professor Murrachi – è impossibile prevedere il luogo e il momento esatto, però è probabile che colpirà altre aree fiorentine”.

Pieraccioni, una settimana a ”Striscia”

0

Tra le veline e il Gabibbo ci sarà il fiorentino per eccellenza: Leonardo Pieraccioni sarà il conduttore di “Striscia La Notizia” da stasera e per tutta la settimana che dà il via alla 27° edizione del tg satirico di Canale 5. L’attore e regista siederà dietro la mitica scrivania in coppia con il comico romano Maurizio Battista.

Coppia inedita, risata assicurata

Un po’ di Firenze in prima serata, grazie a una coppia inedita sul piccolo schermo ma già vista al cinema in “Un fantastico via vai”, l’ultimo film di Pieraccioni. Per lui si tratta in effetti di un ritorno, visto che già nel 2005 aveva condotto una puntata di “Striscia” in coppia con l’amico di una vita Massimo Ceccherini.

Da lunedì prossimo la conduzione passerà a Michelle Hunziker e Piero Chiambretti per due settimane, poi verrà il momento della coppia storica Ezio Greggio-Enzo Iacchetti. Infine toccherà a Ficarra e Picone. Televisori sintonizzati alle 20.40.

Maltempo, Rossi: “Chiediamo aiuti alle famiglie e lo stato di calamità”

0

“Oltre 30 le persone ferite. Ingenti i danni alle abitazioni, aziende, edifici pubblici, musei, giardini e soprattutto all'agricoltura. Ora aiuti alle famiglie e alle imprese danneggiate. Firenze, Lucca, Prato, Pistoia e Pisa le province più colpite. Martedì avremo una prima stima dei danni e presenteremo la richiesta di stato di emergenza per le zone danneggiate e lo stato di calamità per l'agricoltura”.

Stato di calamità e aiuti a famiglie e imprese

Sono le parole di Enrico Rossi, che si riferisce ai danni provocati dalla tromba d'aria che si è abbattuta venerdì sulla Toscana chiedendo l'intervento delle istituzionii.

In attesa che scattini gli aiuti, a Palazzo Vecchio si fa un passo avanti, con il Protocollo congiunto, firmato dal sindaco Dario Nardella e dal Comandante Regionale del Corpo forestale dello Stato Giuseppe Vadalà. I temi? Monitoraggio, controllo, tutela, valorizzazione dell’ambiente, della biodiversità e del territorio, in particolare del Parco delle Cascine.

Il protocollo congiunto: la Forestale monitora le Cascine

Il protocollo entrerà in vigore a partire da questa settimana e prevede azioni di intervento congiunte tra Comune e Corpo Forestale, che presterà servizio alle Cascine tre giorni a settimana, mentre negli altri giorni ci saranno i vigili urbani.

Controlli costanti sugli alberi

“È un accordo storico, il primo in Italia – ha detto il sindaco Nardella -. Il Protocollo prevede una collaborazione concreta e a 360° con il Corpo Forestale su più fronti, tra cui l’educazione agroalimentare e alla tutela del patrimonio arboreo e il supporto al Comune per i controlli delle nostre alberature: abbiamo visto infatti col maltempo di venerdì quanto gli alberi siano il primo fronte di emergenza e quindi il controllo per aumentare la prevenzione è fondamentale”.

“Il Protocollo riguarda anche il Parco delle Cascine – ha spiegato Nardella -: in base ad esso, infatti, concediamo al Corpo Forestale il nostro immobile alle Cascine per il ricovero dei cavalli e mettiamo a disposizione per le guardie forestali i nostri uffici e spogliatoi. In cambio le guardie forestali potranno presidiare il Parco tre giorni alla settimana, mentre nei restanti giorni saremo presenti noi con i vigili urbani, ovviamente”.

Corsi di aggiornamento per boscaioli

“Su Firenze complessivamente abbiamo 80mila alberature – ha spiegato l'assessore all'ambiente Alessia Bettini – e riteniamo che sia importante, anche per rispondere ai principi del buon governo e della buona programmazione, mettere in campo tutti gli esperti del settore, fare una ricognizione dello stato attuale del patrimonio arboreo per iniziare a parlare poi di una programmazione seria di sostituzione e di ripiantumazione partendo dalle zone che riteniamo più a rischio della città”.

“Inoltre, un punto importante del Protocollo – ha concluso l’assessore Bettini – riguarda anche la formazione dei nostri 78 boscaioli con corsi presso il Corpo Forestale”.

Boboli

Ma i parchi fiorentini come stanno? Le Cascine come è noto, sono aperte al pubblico. Mentre rimane chiuso – probabilemente per tutta questa settimana – il Giardino di Boboli (dove è caduto un cedro del Libano, un ippocastano e tre cipressi) e dove attualmente sono in corso sopralluoghi e controlli da parte dei tecnici della soprintendenza, che hanno dovuto far fronte anche ad alcuni problemi alle condutture d'acqua sotterranee e agli strati di ghiaia.

Albereta e Anconella

Stesso discorso vale per l'Albereta e l'Anconella, i due parchi gemelli del quartiere 3 che sono tuttora chiusi al pubblico. All'ingresso, sbarrato da transenne, appare ben visibile l'ordinanza comunale che vieta l'ingresso per motivi di sicurezza. Dal Comune fanno sapere che i controlli sono in corso e che Palazzo Vecchio si sta adoperando per riaprire il prima possibile le aree verdi coinvolte nella messa in sicurezza.
 

Boom di presenze per Picasso

Tutti in coda per Picasso: 3mila visitatori a Palazzo Strozzi per i primi due giorni di apertura della mostra dedicata a uno dei più grandi artisti del Novecento e alla sua influenza sull’arte spagnola del tempo.

Una folla per “Guernica”

Un racconto in nove sezioni e circa 90 opere tra dipinti, sculture e incisioni. Compresi i bozzetti di Guernica, raccolti in una sala dedicata per intero ai disegni preparatori per la realizzazione del più noto capolavoro di Picasso e molto apprezzata dal pubblico.

E poi la Testa di donna (1910), il Ritratto di Dora Maar (1939) e Il pittore e la modella (1963), opere di enorme valore provenienti dalla collezione del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid, così come i lavori di Joan Miró, Salvador Dalì e gli altri maestri spagnoli esposti alla rassegna.

I viola espugnano Bergamo

0

La Fiorentina centra la prima vittoria di campionato a Bergamo. Stadio sempre ostico per i viola. E’ Kurtic a regalare i primi tre punti a Vincenzo Montella. Per l’Atalanta di Colantuono, che ha fatto una buona partita, solo due pali all’attivo. Nei padroni di casa scende in campo il recuperato Biava che terrà molto bene, per tutta la gara, Gomez. In attacco è confermato Boakye al fianco di Denis. Tra i viola Montella decide di risparmiare Pizarro, Borja Valero, Tomovic e Babacar. In avanti Ilicic è a supporto di Mario Gomez.

PRIMO TEMPO

Fiorentina che parte bene e riesce a tenere il campo per tutto il primo quarto d’ora. Sportiello, il portiere orobico, è autore di parate decisive in particolare su conclusioni di Ilicic e Mati Fernandez. Al 5’ la Fiorentina recrimina per un presunto calcio di rigore per un fallo di mano di Zappacosta su conclusione di Pasqual, ma la distanza ravvicinata da cui è scaturito il tiro ha fatto propendere l’arbitro Russo per l’involontarietà. Al 16’ l’Atalanta imbastisce un contropiede innescato da Boakye e proseguito da D’Alessandro. Ci prova Boakye ma il diagonale dell’attaccante nerazzurro viene sfiorato col piede da Neto e la palla termina sul palo. passa un minuto e Sportiello è ancora bravo a respingere una pericolosa conclusione di Marcos Alonso. Alla mezzora ci provana i nerazzurri Estigarribia e Zappacosta ma senza grande pericolosità.

SECONDO TEMPO

Cambia poco nella ripresa ma, al 56’Montella ha l’intuizione giusta e manda in campo Kurtic al posto di uno spento Badelj. E lo sloveno premia il suo allenatore, mettendo in rete dopo solo due minuti dal suo ingresso in campo. L’Atalanta inizia ad attaccare e, soprattutto nell’ultimo quarto d’ora, mette a dura prova la difesa viola. Proprio negli ultimi quindici minuti la Fiorentina è costretta sulla difensiva dal susseguirsi delle azioni offensive bergamasche, vivacizzate anche dall'ingresso in campo di Alejandro “Papu” Gomez, che ha impensierito in almeno due occasioni Neto, bravissimo a salvare il risultato. Al 93’ le speranze bergamasche si spengono sul tiro di Boakye che termina a fil di palo. Prima vittoria in campionato per la Fiorentina che si ripropone per le zone alte della classifica.

L’ALLENATORE

Vittoria sofferta ma Vincenzo Montella soddisfatto. “Nella sofferenza la squadra si è compattata, così abbiamo portato a casa un risultato importante. La squadra ha vinto, è questo è importante. Anche se non ha segnato Gomez. La rete – aggiunge Montella – arriverà quando meno se l’aspetta. L’intensità l’abbiamo sempre avuta a prescindere dal modulo. Quello dipende dai giocatori che hai a disposizione. Una grande squadra è quella che riesce a giocare al meglio in base alle proprie caratteristiche”.

Nuovo stadio, la Fiorentina chiede di allargarsi

0

Il progetto preliminare per il nuovo stadio è sui banchi del Comune. Tocca ora alla Conferenza dei servizi prendere in esame la proposta della Fiorentina. Primo nodo da sciogliere: valutare se i 50mila metri quadrati per le attività commerciali e gli altri 10mila destinati al turistico-ricettivo che i Della Valle chiedono su tutta l’area della Mercafir siano la misura giusta per raggiungere “l’equilibrio economico finanziario” del progetto.

Negozi “in equilibrio” tra Nord e Sud

La variante al Piano regolatore approvata dal Comune nel novembre 2012 divideva l’area in due comparti, il Nord e il Sud. Il Comparto Sud veniva destinato a zona pubblica sportiva e dunque allo stadio e ai servizi collegati. Il mercato ortofrutticolo si sarebbe intanto trasferito nel Comparto Nord. Ora però la Fiorentina chiede di allargarsi, utilizzando sia il Sud che il Nord e chiedendo una contropartita più alta in termini di spazio da destinare alle attività commerciali.

La proposta passa alla conferenza dei servizi istituita sabato, tenendo presente che il club viola ha garantito comunque la sua disponibilità a modificare lo studio e a prendere in esame, se servirà, anche soluzioni diverse. Al netto di tutto, è un bel passo in avanti che avvicina Firenze al suo nuovo stadio.

Cft: “Nuove opportunità per Firenze”

Si dice pronta a discutere Cft, la società fiorentina di logistica che da 40 anni opera proprio nell’area Mercafir: “Il nuovo stadio della Fiorentina – spiega l’azienda in una nota – può aprire nuove opportunità per Firenze e tutta l’area metropolitana. Come impresa che dà lavoro a 2.500 persone in tutta Italia, siamo ben consapevoli di questo e del fatto che le decisioni sullo sviluppo dell’area spettino al Comune, titolare della pianificazione urbanistica della città”.

“Siamo certi – aggiunge Cft – che l’amministrazione comunale saprà trovare le migliori soluzioni per garantire la continuità produttiva alle attività che lavorano all’interno dell’area Mercafir e che danno occupazione ogni giorno a centinaia di persone. Da parte nostra, non è mai venuta meno e mai verrà meno la disponibilità ad un confronto aperto e franco sul futuro dell’area”.

Stadio alla Mercafir, il progetto presentato dai Della Valle

0

Accanto allo stadio da 40mila posti coperto secondo gli standard europei, i patron Della Valle, nello studio di fattibilità presentato al Comune il 14 luglio scorso, chiedono 50mila metri quadrati di commerciale, 10 mila di turistico – ricettivo e 136mila di parcheggio (sulla carta il più grande della città secondo Nardella). Un progetto che in totale coinvolge un'area di circa 50 ettari.